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Lega Serie A, i club hanno trovato l’intesa per i diritti televisivi

Grande soddisfazione negli uffici milanesi della Lega Calcio, per l’accordo raggiunto sulla spartizione dei proventi televisivi. La novità più grande è il “paracadute” per le retrocesse, che passa da 30 a 60 milioni di euro.
A cura di Alberto Pucci
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E' stata una giornata frenetica negli uffici di via Rosellini a Milano: sede della Lega Calcio di Serie A. L'ordine del giorno dell'odierna assemblea era la spartizione dei proventi televisivi che, dopo mesi di discussioni, polemiche, insulti e trattative, pare essere arrivata ad una decisione finale che ha trovato quasi tutti d'accordo. Soddisfatto soprattutto il presidente Maurizio Beretta che, al termine della riunione, ha spiegato ai cronisti presenti il risultato dell'assemblea: "Abbiamo trovato l'accordo per la stagione in corso – ha dichiarato Beretta – Questa delibera permette di distribuire in maniera equilibrata le risorse e raddoppia la disponibilità massima prevista dal cosiddetto paracadute per le retrocesse". La novità più grande riguarda proprio i soldi che andranno a chi saluterà il massimo campionato italiano. Chi retrocederà in Serie B, infatti, potrà disporre di 60 milioni di euro (anziché i precedenti 30) che verranno divisi in base al numero di stagioni di permanenza in A.

Solo Chievo e Palermo contrarie

L'assemblea odierna svolta negli uffici milanesi, dunque, ha partorito l'agognato accordo frutto della mediazione tra le due "correnti" all'interno della Lega Calcio: i grandi club e le società medio-piccole. Alla presenza anche di Erick Thohir, che subito dopo ha salutato tutti e si è diretto verso l'aeroporto per tornare a Giacarta, le società di Serie A hanno deciso come verranno suddivise le risorse economiche generate dal contratto televisivo in essere, che scadrà al termine della stagione 2017-2018. I proventi verranno, infatti, distribuiti in base al piazzamento delle squadre. Chi si classificherà tra il primo e il decimo posto avrà un maggiore introito, chi invece si piazzerà tra l'undicesimo e il diciassettesimo potrà contare su una minore disponibilità economica. Come ha confermato Adriano Galliani, la maggioranza è stata pressoché totale. Le uniche due società che hanno votato contro sono state Chievo e Palermo.

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