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Lega Pro, il Monza in piena crisi: “Ci cuciniamo il pranzo da soli”

Il tecnico Pea denuncia una situazione insostenibile. I giocatori non percepiscono stipendio da mesi, sono costretti a cucinarsi il pranzo, non esiste più una dirigenza. E intanto Bigham l’ultimo proprietario non si fa trovare. E i debiti aumentano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Incredibile ma vero: il Monza Calcio non esiste più anche se la squadra ogni weekend scende in campo per onorare gli impegni di Lega Pro. I giocatori ci sono, il tecnico pure e anche qualche dirigente. Chi manca è il presidente, il proprietario, colui che deve badare a mantenere la società in bolla con le spese, pensando agli stipendi dei propri tesserati e gestire il centro di Monzello e lo Stadio Brianteo. E il presidente non c'è, l'inglese Dennis Bigham che ha prelevato il club da Antony Emery Amstrong è sparito, non si fa trovare lasciando il club in balìa degli eventi e in mano all'iniziativa personale sei più volenterosi e più legati ai colori biancorossi. Come il tecnico Fulvio Pea, l'ultimo insieme i suoi giocatori a gettare la classica spugna, malgrado una situazione oramai arrivata ben oltre al sostenibile. "Questo non è calcio anche oggi abbiamo dovuto prepararci la pasta e abbiamo mangiato una fetta di carne comprata con i nostri soldi. Diciamo grazie al ristoratore che ci ha permesso di sederci in un posto caldo. Siamo uomini, non possiamo essere trattati così". Ecco lo sfogo dell'ex allenatore dei giovani dell'Inter, arrivato al Monza con l'intento di cavalcare l'onda lunga della nuova dirigenza, prima con l'imprenditore Amstrong, poi con i buoni intenti di Bigham, tutti pronti a mettersi il Monza con i suoi debiti sulle spalle per puntare direttamente alla Serie B. Solo a parole però.

Un società allo sbando. La situazione è disperata: molti giocatori hanno rescisso il proprio contratto per inottemperanze economiche d parte del club che è stato denunciato e messo in mora. Chi è rimasto sta vivendo un vero e proprio dramma più che sportivo, personale: nessuno stipendio da mesi, nessuna garanzia non solo per il futuro ma nemmeno per il presente. Tanto che il ds del Monza Gianni Califano e il Dt Alfredo Pasini, tra gli ultimi a mollare insieme a Pea, hanno dovuto leggere un comunicato ufficiale nel quale hanno voluto informare l'opinione pubblica, i media, gli organi federali di quanto succede a Monza, dove praticamente nessuna calciatore ha ancora ricevuto un euro: "Siamo bloccati non possiamo firmare nessun trasferimento, nessun atto ufficiale. I calciatori non hanno più neppure un alloggio o un posto dove consumare il pasto, visto che Eurohotel e lo stesso Monzello, dopo averci ospitato gratuitamente per mesi,  non ci fanno più credito. La stessa situazione la vive il settore giovanile con giocatori che cercano il trasferimento che non possono ottenere. Siamo in presenza di una situazione insostenibile".

Da Amstrong a Bigham: un crollo infinito. Tutto è peggiorato quanto è stato fatto fuori Amstrong, il proprietario brasiliano, rimpianto da nessuno, che se ne è andato con i suoi bluff da telenovela, dopo aver investito anche qualcosa di concreto, come 5 milioni dal proprio patrimonio che però di fronte ai debiti del Monza, non hanno portato a nulla di fatto. Amstrong ha lasciato debiti e una società sull’orlo del fallimento che ha passato la mano ad un altro magnate inesistente, mister Bigham, un inglese proprietario della Royal Pearl International Llc che non ha provveduto nemmeno al pagamento degli stipendi di settembre e ottobre.

Monza, storia del nostro calcio. Portando al disastro un delle società più gloriose del nostro sistema calcio. Il Monza è una delle squadre italiane più presenti nelcampionato di B. Sono 38 le stagioni disputate. Nella sua storia non ha mai raggiunto la serie A, andandoci molto vicina nella stagione 1978-79, quando fu sconfitta dal Pescara nello spareggio. Il Monza calcio, club brianzolo, detiene due record: ha partecipato al maggior numero di campionati di serie B senza mai conseguire la promozione e ha il primato di vittorie nella Coppa Italia di serie C, con 4 trofei conquistati. Nella sua bacheca figura anche il prestigioso Torneo Anglo-Italiano conquistato nella stagione 1975-76 battendo in finale il Wimbledon squadra di Londra.

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