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Le verità di Lippi: gli applausi al motivatore Gattuso e il ritorno in Nazionale di Buffon

L’ex ct dell’ultimo Mondiale non è sorpreso dell’exploit in panchina di Ringhio: “E’ un motivatore nato, sa coinvolgere le persone nel modo giusto”. E sul dibattito attorno al ritiro di Buffon è lapidario: “Lasciamo fare a lui, sa perfettamente cosa sta facendo”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Marcello Lippi torna a parale di gran calcio, di Mondiali vinti (nel 2006) e persi, lo scorso inverno nella gestione Ventura. E poi di Serie A, di investimenti cinesi e di nuovi tecnici emergenti. Lui che avrebbe voluto fare il cardiochirurgo perché appassionato di cuore, è riuscito in quella magica estate tedesca a parlare al cuore di milioni di italiani, non solo residenti nel nostro Paese ma anche (e soprattutto) dei tantissimi emigrati in Germania.

Il ricordo Mondiale

L'ex ct azzurro è ovviamente sconsolato per l'uscita dai Mondiali di Russia 2018, uno smacco per tutti. Soprattutto per chi i Mondiali li ha vinti, senza macchia né paura, trionfando a Berlino sulle scorie di Calciopoli e tra la diffidenza generale. Una cavalcata che ha permesso a tutti di riabbracciare l'azzurro, soprattutto per i tifosi che vivevano in Germania, tra scherni di "pizza e mandolino".

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Abbiamo vissuto un momento piscofisico fantastico. E poi i tifosi: i nostri emigrati li avevamo sempre sotto l’albergo. Ci pregavano di battere i tedeschi per le solite storie dei mangiaspaghetti e della mafia. E quando li battemmo piangevano tutti di gioia

Il ritiro di Buffon

Tanti eroi di quei momenti oggi hanno salutato il campo di gioco per passare ad altre faccende. C'è chi si impegna nei commenti e a fare l'opinionista tv, chi l'allenatore. E chi gioca ancora, come Gigi Buffon ritornato suo malgrado al centro del dibattito sul suo ritiro o sul possibile ritorno in Nazionale.

Lasciamo decidere a Buffon, solo lui sa cosa fare

L'avvento cinese a Milano

Quindi spazio al campionato, con occhi puntati sulle due milanesi che di recente sono passati a proprietari cinesi, ambiente che l'ultimo Lippi conosce molto bene. E non ne è soddisfatto perché l'idea e il desidero sarebbe quello di vedere il calcio italiano in mano agli italiani

All’inizio pensavo che gli imprenditori asiatici fossero interessati a far crescere il movimento calcio all'interno del loro Paese, ma mai che avrebbero comprato società all’estero. Con l'acquisto di Inter e Milan mi hanno smentito. E Zhang e Suning li conoscono tutti, Yonghong Li non l’avevo mai sentito nominare prima

Il ringhio di Gattuso

Infine, un pensiero ad un altro ex eroe del Mondiale, Rino Gattuso oggi deus ex machina della rinascita del Milan. Nessuno se lo sarebbe aspettato, ma Ringhio è solamente all'inizio, il difficile deve ancora arrivare.

Sa coinvolgere e motivare le persone che gli stanno vicino, qualsiasi cosa faccia e lo sta facendo bene

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