Le squadre più giovani d’Europa: il Lille di Bielsa al top, il Liverpool fra le migliori
Il calcio, ormai da qualche anno, si sta aprendo con sempre maggiore frequenza ai giovani ed ai talenti migliori del panorama internazionale. Questi ultimi, infatti, in un football sempre più infiltrato dalla finanza, dai conti e dall’economia e quindi sempre maggiormente alla ricerca delle plusvalenze e del profitto, rappresentano spesso una scommessa, un asset decisivo cui affidare le speranze per futuri ricavi.
Il lato romantico, invece, suggerisce la bellezza ma anche la sfrontatezza di club che non hanno paura delle critiche, della pressione ambientale o dell’assillo del risultato schierando i baby-fenomeni in squadra. Che la verità sia dettata dalla prima ipotesi o dalla seconda o, come affermava il filosofo greco Aristotele, posta nel giusto mezzo, vediamo le società che puntano di più sulle “nuove leve” con le rose più fresche dei 5 maggiori campionati europei.
La rivoluzione di Bielsa, età media più bassa d’Europa
Dopo l’undicesimo posto ed i tre allenatori cambiati lo scorso anno, il Lille del nuovo proprietario ispano-lussemburghese Gerard Lopez ha deciso di voltare pagina e, magari chissà, rivivere i fasti del double edizione 2010/11. Fantasie e sogni a parte però, il club del nord della Francia ha provveduto a porre solide basi quest’estate con l’arrivo di Bielsa come tecnico e l’acquisto di talenti come Thiago Maia dal Santos, Luiz Araujo dal San Paolo, Nicolas Pepe dall’Angers ma anche Thiago Mendes, Malcuit, Xeka e l’ex Barça B Edgar Ié. Una serie di innesti importanti, con una media età, riferita solo ai volti nuovi di 22.2 anni, che ha di conseguenza condotto la media età complessiva della squadra, con una rosa di 23 calciatori, a quota 23.2 anni. Una media davvero bassa a disposizione di Bielsa, a cui piace plasmare prospetti simili, che la porta ad essere la compagine non solo più giovane della Ligue 1 ma nei top 5 campionati d’Europa.
Mario Gomez guida i giovani del Wolfsburg
Con un destino simile, ma con più rischi rispetto ai transalpini del Lille, troviamo il Wolfsburg del tecnico Andries Jonker. E sì perché dopo il sedicesimo posto e lo spareggio Playout contro l’Eintracht Braunschweig dell’annata 2016/17, la compagine della Bassa-Sassonia ha deciso di rifondare la squadra con la speranza di vivere una stagione totalmente diversa.
Rispetto a 12 mesi fa però, al netto dei tanti acquisti di questa estate 2017, l’età media dell’undici guidato in attacco da Mario Gomez è aumentata passando da 23.5 a 24 anni tondi guadagnando però, oltre che un pizzico di esperienza in più, l’ideale “palma” di formazione tedesca più giovane della Bundesliga con un buon secondo posto generale fra i tornei di vertice del “Vecchio Continente”.
Budget e tattica: il Crotone a quota 24.7 anni
In Italia, invece, a causa di un mix di fattori troviamo, come compagine la cui rosa è la più giovane della pista, il Crotone di Nicola. I pitagorici, infatti, un po’ per problemi relativi ad un budget non di certo di prima fascia, un po’ per convinzioni tecniche, provano a bissare la salvezza dello scorso anno affidandosi ad un “roster” di 24.7 anni.
Un “roster” zeppo di possibili craque come Tumminello, Cuomo, Crociata, Mandragora, buoni profili come Simic, Ajeti e autentiche scommesse come il venezuelano Aristoteles e lo slovacco Kotnik che proverà a bissare la salvezza dello scorso anno. Nel frattempo, i calabresi vincono il premio di compagine più coraggiosa oltre che giovane della Serie A.
La fame d’Europa e il nuovo corso del Valencia
Come alcune delle squadre presenti in questa shortlist, l’annata 2017/18, quella appena iniziata, deve avere il sapore del successo, il sapore del riscatto. Uno stimolo che non pungola solo il Lille o il Wolfsburg ma anche il Valencia che, dopo un anno di assenza da competizioni europee e due 12esimi posti consecutivi, ha deciso di dare una svolta alla propria storia recente.
Per farlo, la dirigenza dei “Pipistrelli” ha ingaggiato il neo-tecnico Marcelino ma, soprattutto, ha messo in primo piano il progetto giovani con diversi Under 23 promossi titolari (Gaya, Soler, Lato, Vezo) ed una rosa complessiva con una media età di 24.7 anni. La quarta rosa più sbarazzina d’Europa nonché la prima più “precoce” della Liga.
La ‘road map' del Liverpool
Fra le sorprese più grandi di questa piccola graduatoria, rintracciamo il Liverpool di Klopp. I Reds, infatti, hanno promosso, dall’arrivo dell’ex tecnico di Mainz e Borussia Dortmund, una autentica rivoluzione che dovrebbe, nelle intenzioni di società e dirigenza, convogliare le migliori forze d’Europa di scena all’Anfield Road per portare a casa un titolo che manca ormai dal lontano 1989/90.
Così, questa ideale “road map”, in un anno e mezzo ha portato diversi campioncini, alcuni presi sul mercato (Solanke, Gomez, Grujic), altri usciti dall’academy locale (Woodburn, Alexander-Arnold, Ojo, Ibe) a Liverpool con una rosa che, oggi, è la più giovane della Premier League con una età media di 25.3 anni. Una media importante ma che, allo stesso tempo, non ha abbassato a sua volta la qualità media della squadra capace, quest’anno più che mai, di poter dire la sua in tutte le competizioni, campionato in primis, a cui partecipa.