Le squadre più ‘anziane’ d’Europa: dai ‘nonnetti’ del West Bromwich al Chievo
Nel difficile contesto del calciomercato o meglio, della costruzione di una squadra chiamata ad affrontare uno dei 5 campionati più competitivi d’Europa, non tutto sembra chiaro sin dall’inizio e, qualsiasi strada si scelga di percorrere, bisogna essere subito decisi, risoluti e determinati. E sì perché, in linea di massima, le scuole di pensiero che duellano in frangenti del genere sembrano essere due.
Una molto più longeva e duratura che mira all’acquisizione di giovani talenti da far crescere col tempo e l’esperienza sul rettangolo verde, col rischio però di non raggiungere l’obiettivo sportivo nell’immediato. L’altra che predilige la sostanza, la concretezza e l’efficacia di calciatori esperti, navigati in grado di farsi trovare già pronti ai grandi appuntamenti della stagione. Sia come sia, esiste, a dire il vero, anche una terza via. Una strada intermedia che abbina al lungo chilometraggio di alcuni, la sfrontatezza e la fresca spensieratezza di altri con un giusto mix fra baby-fenomeni e mestieranti del pallone. Al di là dei singoli percorsi imboccati, concentriamo, ora, la nostra attenzione sulle società che sposano appieno la seconda strada illustrata con le squadre le cui rose hanno la maggiore media età del “Vecchio Continente”.
West Bromwich Albion: i “nonnetti” d’Europa
Seguendo, in linea di massima, quella che è la tendenza generale dei rispettivi campionati, con la Premier League quale lega con l’età media più alta (27 anni) fra i maggiori tornei d’Europa, come club la cui rosa è la più anziana del panorama calcistico continentale troviamo proprio un team inglese, nella fattispecie: il West Bromwich Albion. E sì perché il roster a disposizione di Tony Pulis nonostante l’arrivo in estate dei ventenni Oliver Burke e Yuning Zhang (poi ceduto in prestito al Werder) per un spesa complessiva di 22 milioni di euro, è la squadra più anziana della pista con una media età di 29.2 anni. Una media accresciuta da tanti prospetti esperti come, ad esempio, McAuley (37 anni), Barry (36), Myhill (34), Foster (34) Brunt (32), Morrison (31) o Yacob (30) e con soli due Under 20 in rosa su 22 calciatori a referto.
Chievoverona primo in Italia a quota 28.5
In seconda posizione, invece, troviamo il Chievoverona di Maran. La squadra italiana, ormai degna esponente del nostro calcio con diverse stagioni nel nostro massimo campionato, ha deciso, anche quest’anno, di affidarsi a elementi di un certo spessore e di una certa esperienza con una media età piuttosto alta.
Pur con lo stesso obiettivo del Crotone, ovvero la rosa più giovane d’Italia, i clivensi intendono raggiungere la salvezza affidandosi ad un modulo di gioco già lungamente utilizzato nelle precedenti stagioni con, allo stesso tempo, interpreti di scena al Bentegodi, Pellissier su tutti, da diversi anni. Questa politica che, peraltro, ha già offerto ottimi dividendi negli anni addietro si sta ripetendo anche in quest’annata con una media complessiva di 28.5 anni ed una differenza piuttosto importante: in questa appena trascorsa sessione estiva, la media età dei calciatori prelevati è di soli 22.9 anni. La fase di transizione, con diversi titolari sul viale del tramonto, quindi, sembra essere in pieno svolgimento.
Leganes, los “viejos” di Spagna
A salire sull’ideale terzo gradino del podio rintracciamo gli spagnoli del Leganes che, dopo la loro prima sofferta ancorché vittoriosa (salvezza al quart’ultimo posto) stagione in Liga, sono a tutti gli effetti “los viejos” (gli anziani) di Spagna. Il club madrileno, infatti, possiede un roster con una media età di 28 anni e almeno due ultratrentenni (Cuellar e Mantovani) nella formazione tipo.
Situazione, questa, che dovrebbe poter garantire ad Asier Garitano, lo stesso della prima storica promozione in Primera Division, una compagine pronta ad affrontare qualsiasi futura difficoltà con i giovani ispirati ma anche tutelati, assistiti e difesi dai più grandi compagni di squadra. Al momento però, con solo due giornate a referto, la ricetta “vieja” sembra funzionare con due vittorie, 6 punti, 2 gol fatti e 0 subiti.
Olympique Marsiglia fuori dal podio a quota 27.6
Per quanto concerne la Ligue 1, ovvero la seconda lega con età media minore del calcio continentale (25.6 anni), troviamo, come “equipe” più navigata, l’Olympique Marsiglia dell’ex Roma Rudi Garcia.
Eppure, malgrado questa palma, questo titolo di squadra più matura del torneo possa far pensare ad una rosa davvero in là con gli anni, l'OM, con i suoi Evra (36 anni), Fanni (35), Pelé (34), Bedimo (33), Mandanda (32), Rolando (32), Hubocan (31) o Rami (31) ma anche con Lopez (19 anni), Doria (22), Sanson (23) o Ocampos (23), dispone di una rosa da 27.6 anni di media. Una media età che, al netto della pesante sconfitta dell'ultima giornata contro il Monaco per 6-1, non sta condizionando la stagione marsigliese che, anzi, appare molto, molto promettente.
Augsburg adulti sì, ma non troppo
A chiudere questa shortlist delle squadre più "stagionate" del, per restare in tema, ‘Vecchio Continente', troviamo l'Augsburg di Manuel Baum. La formazione tedesca, infatti, con una squadra con diversi elementi di buon livello ed una storia recente importante con qualche apparizione europea e molteplici salvezze in fila, ha deciso di puntare su una rosa più esperta anche se, la loro media età di 26.1 anni, pur essendo quella più “vecchia” della Bundesliga, appare una delle meno mature d’Europa.
Basti pensare che se l’Augsburg disputasse il torneo di Serie A, sarebbe l’undicesima compagine più giovane d’Italia con il titolo di quarta più fresca della Premier League, al pari del Southampton, in caso di partecipazione al massimo campionato britannico. Insomma, sarà anche la formazione più adulta della Bundes ma, i bavaresi, ad essere onesti, sono davvero in media, anzi, un filo sotto, col resto d’Europa.