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Le papere di Karius dopo il colpo subito da Sergio Ramos: tesi da scartare, ecco perché

Gli errori commessi sul rilancio sbagliato (sui piedi di Benzema) e la mancata respinta (su tiro di Bale) non sono conseguenza del colpo ‘proibito’ subito al volto da parte del difensore del Real. A sconfessare questa tesi, il prof. Benech, consulente Juve: “Perché ciò fosse possibile, avrebbe dovuto perdere conoscenza e restare ugualmente in campo”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Le due clamorose sviste del povero Karius durante la finale di Champions League a Kiev stanno ancora facendo discutere. E sorridere. Due errori tanto macroscopici da rasentare l'assurdo, non solo perché hanno spianato la strada all'ennesimo trofeo del Real Madrid, ma anche perché hanno condannato il Liverpool ancor prima che i reds di Klopp potessero provare a replicare agli spagnoli.

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Le colpe di Ramos. Un doppio handicap che per alcuni è stato conseguenza di un colpo che il portiere tedesco avrebbe preso a inizio ripresa, da parte di Sergio Ramos. Da alcune riprese, si vede il centrale madridista colpire il numero 1 del Liverpool con una gomitata al volto. Un colpo a palla lontana non visto né sanzionato.

Le due papere.  Successivamente, arrivano le due ‘papere' clamorose. La prima nel rinvio sui piedi di Benzema che segna e ringrazia, la seconda su un tiro velleitario di Bale che si trasforma nel gol del 3-1 che mette al sicuro partita e Coppa. Ma per gli esperti, il colpo subito non può essere alla base delle sviste.

Errori non dovuti al colpo. Loris Karius, "non può avere accusato uno stato commotivo, che giustificherebbe le due ‘papere' contro il Real Madrid", lo afferma senza alcun dubbio il professor Franco Benech, neurochirurgo di fama mondiale e consulente medico della Juventus. Mettendo a tacere chi voleva immolare sull'altare sacrificale Sergio Ramos, già al centro del mirino per il fallo su Salah.

Nessuna perdita di conoscenza. "Per certificare una commozione cerebrale – ha spiegato il prof. Benech, all'Ansa – ci deve essere stata anche una perdita anche piccola di coscienza. E poi, escludo che dei medici abbiamo lasciato giocare ancora un atleta in quelle condizioni". Infattim Karius non ha mai perso conoscenza nè si è palesato un evento simile. Altrimenti sarebbe stato sostityuito.

"Non è concepibile ed è impossibile che un atleta subisca un evento traumatico di tipo commotivo senza lasciare il campo di gioco. L'evento concussivo provoca uno stiramento delle fibre e una conseguente perdita di coscienza. Capitò anche alla Juve, con Nedved in una partita contro il Real Madrid: il giocatore lasciò il campo immediatamente".

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