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Le panchine roventi di Juventus, Napoli, Milan, Roma e Inter

Mazzarri rifiuta l’ennesimo rilancio di De Laurentiis (4 milioni a stagione) e va verso la Roma, con l’Inter alla finestra perché il tecnico non ha ancora firmato.
A cura di Alberto Pucci
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Tutto da decidere – A novanta minuti dal fischio finale, con tutti i verdetti emessi (o quasi), il campionato di Serie A si prepara a quella che sarà l'ennesima estate rovente. Ciò che movimenterà il periodo di tempo tra la fine del torneo e l'inizio della nuova stagione agonistica, sarà certamente il calciomercato che, a dir la verità, sta già impazzando da diverse settimane. Sono, soprattutto, le "turbolenze" sulle panchine ad attrarre le attenzioni dei media e dei tifosi in tutta Europa e, specialmente, in Italia. Dopo la scelta di Guardiola, l'addio shock di "Sir" Alex Ferguson e i "rumors" intorno ai vari Mourinho, Klopp, Benitez ed Ancelotti, anche nell'italico mondo del pallone cominciano a surriscaldarsi molte panchine importanti. Dal Pescara, ultimo in graduatoria, fino ad arrivare ai Campioni d'Italia della Juventus, sono pochi i tecnici sicuri di restare al loro posto. Escludendo le panchine di Atalanta, Catania, Lazio, Udinese e Fiorentina, tutto il resto è soggettivo e discutibile. La cosa che sorprende (ma fino ad un certo punto) è che molte di queste panchine traballanti, siano quelle delle squadre più importanti: a cominciare dalla Juventus, infatti, lassù nelle vette della classifica di Serie A, dove probabilmente l'aria rarefatta fa girare la testa, l'incertezza regna sovrana ed il tifoso comincia a porsi dubbi e domande.

Allacciate le cinture – L'unico a non sentir più gli effetti di questi vuoti d'aria è, paradossalmente, l'aeroplanino Vincenzo Montella che, nei giorni scorsi, ha dichiarato di restare a Firenze. Il tecnico viola, ha deciso di rimanere dopo che, al suo telefonino, erano già arrivati sms di saluti da parte di alcuni club importanti. La stessa intenzione pare averla Antonio Conte che però, subito dopo aver vinto il suo secondo Scudetto consecutivo, ha voluto avvisare il club bianconero e mettere in guardia chi, a cominciare da Marotta, si preoccupa di sondare il terreno ed acquistare nuovi campioni. Il messaggio è stato recepito e, per evitare di perdere l'anima ed il cuore della vecchia signoara, la dirigenza sta già muovendo passi importanti per gli arrivi di "top player" all'altezza del blasone bianconero. Dopo Llorente, l'attaccante del Real Madrid Higuain dovrebbe essere il primo di questa lunga lista di richieste di Antonio Conte che vorrebbe avere, sempre più, un ruolo simile a quello che aveva Ferguson nel Manchester United. Pensare ad una Juventus senza il suo condottiero pare, onestamente, molto difficile…anche se, ne giorni scorsi, qualcuno avrebbe già avvicinato al mondo bianconero (virtualmente, s'intende) il tecnico del Napoli Walter Mazzarri, stimato sin dai tempi della Sampdoria dall'attuale ds juventino Giuseppe Marotta. Il "valzer" delle panchine non è che all'inizio, e la scelta di Conte potrebbe risultare influente e generare un gigantesco effetto "domino".

Mazzarri ed Allegri: tutti li vogliono, nessuno li piglia?
Mazzarri ed Allegri: tutti li vogliono, nessuno li piglia?

Mazzarri, Allegri e tutti gli altri – Dei dubbi "amletici" di Mazzarri, e dell'indecisione del suo presidente, se ne parla già da tempo. Dopo aver condotto il Napoli ad un ottimo secondo posto, il tecnico toscano attende segnali forti dalla società. L'offerta per il rinnovo c'è stata ma, in realtà, mancherebbero i presupposti per costruire un Napoli ancora più forte e, a quanto pare, la decisa intenzione di rifiutare qualsiasi offerta per i gioielli azzurri (Cavani e Hamsik, in primis). E' per questo che Mazzarri (diretto verso Roma, con l'Inter alla finestra) ha preso tempo (avrebbe rifiutato l'ennesima offerta di rilancio da parte del presidente, disposto a sborsare fino a 4 milioni di euro a stagione), ed è per questo che De Laurentiis sta già valutando ipotesi alternative (Allegri, Pioli) per evitare di rimanere con il cerino in mano. Dietro Conte e Mazzarri, c'è Massimiliano Allegri. Il pareggio con la Roma ha, inevitabilmente, procrastinato tutti i discorsi sul suo futuro a dopo la sfida contro il Siena. La Champions League è obbligatoria. Senza di quella, di certo, l'ex allenatore del Cagliari verrebbe accompagnato alla porta. Attendiamo l'esito del "Franchi", dunque…anche se i continui "siluri" del presidente potrebbero aver già colpito la "sicumera" del mister livornese. Nell'eventualità, chi dopo Allegri? I nomi fatti nelle ultime settimane (da Seedorf a Donadoni) non sembrano convincere Adriano Galliani diventato, di colpo, il primo sponsor dell'attuale allenatore milanista. Le tifoserie di Roma e Inter, infine, attendono con impazienza di capire chi sarà il prossimo comandante. Andreazzoli, in pratica, si è già chiamato fuori nei giorni scorsi sponsorizzando sia Allegri che Mazzarri. Il futuro giallorosso è nebuloso e verrà deciso, probabilmente, dopo la finale di Coppa Italia: spartiacque per la stagione che verrà. Il club nerazzurro, invece, sta ancora brancolando nel buio. C'è chi vuol confermare Stramaccioni e chi, invece, spinge per un cambio ed un taglio netto al recente passato (Mazzarri, Luscescu e Zeman, le prime scelte). L'ultima parola, come sempre, spetta a Massimo Moratti che, se potesse, andrebbe di persona a riprendersi Mourinho. Fantascienza? Semplici suggestioni? O reali, ed intriganti, possibilità di mercato? Ancora qualche giorno di attesa e poi scopriremo tutto!

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