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Le lacrime di Dybala dopo il ‘rosso’: “Messi mi ha consolato e mi è stato vicino”

Dalla Joya al pianto per l’espulsione nella gara d’esordio con l’Argentina: lo juventino lascia alle spalle la delusione e racconta della solidarietà mostratagli dalla Pulce. “E’ successo anche a me, non preoccuparti”, mi ha detto per incoraggiarmi.
A cura di Maurizio De Santis
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Paulo Dybala piangeva come un bambino che sa di aver commesso un guaio incredibile. Non si dava pace per quella espulsione rimediata all'esordio in Nazionale. Sembrava lo scenario perfetto: era accanto a Messi, di fronte aveva quell'Uruguay che da sempre è acerrima rivale (in senso sportivo) dell'Argentina, era pronto a spaccare il mondo pur di coronare quel sogno avverato d'indossare la maglia della Seleccion per la quale aveva detto no anche all'Italia che lo reclamava in qualità di oriundo.

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Le cose, però, sono andate diversamente: espulso per somma di ammonizione dopo appena un tempo della gara di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Lasciare l'Albiceleste in dieci in una gara importante e per giunta nella fase cruciale della sfida… quel mondo che avrebbe voluto spaccare gli è improvvisamente crollato addosso.

Mi hanno consolato tutti – ha ammesso nell'intervista rilasciata al quotidiano sportivo argentino ‘Olè' -, anche Messi che mi ha ricordato dell'espulsione ricevuta da lui all'esordio con la Nazionale. Mi sono stati tutti molto vicini per quanto accaduto ma questa cosa non può certo ridimensionare il mio sogno di chiudere un triangolo perfetto con Leo.

Dalla Joya alle lacrime, Paulo confessa la propria debolezza. "Non sono riuscito a trattenere le lacrime, avrei voluto tanto riuscire a chiudere una bella azione con Leo, sembrava quasi possibile poi è successo quel che tutti sapete e sono stato malissimo". La tensione dell'esordio, le ‘attenzioni' particolari che gli hanno riservato gli avversari un po' d'inesperienza internazionale hanno fatto da zavorra alle sue emozioni, accompagnandolo negli spogliatoi con un groppo in gola e il magone sulla coscienza. "Chi gioca nel mio ruolo subisce tantissimi falli e non riceve la giusta tutela – si difende Dybala -. Io invece sono stato subito punito severamente".

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