Le critiche di Di Canio al rossonero Borini: “Giocatore utilissimo… per non retrocedere”
Il Milan di Montella si appresta a giocarsi parte della attuale stagione nella prossima gara, il derby di Milano contro l'Inter in programma il 15 ottobre prossimo. Una sfida che è uno spartiacque per il tecnico rossonero ma anche per tutta la squadra perché molti giocatori sono chiamati a fare la differenza, spostando quegli equilibri che oramai sono diventati la croce di capitan Bonucci. Tra i primi ad essere citati in appello c'è anche Fabio Borini che è rientrato in Italia dopo un suo girovagare in Europa alla ricerca della giusta dimensione.
Il ritorno di Borini in Serie A
La scommessa del Milan
Fabio Borini oggi è al Milan ma nel suo recente passato poteva rientrare in Italia già prima, corteggiato dalla Roma e dall'Inter. Oggi, in rossonero ha la grande occasione per riscattare una carriera vissuta sempre ai margini della gloria. Con qualche difficoltà che si sta intravvedendo anche all'interno degli schemi di Montella che lo sta però utilizzando molto in questo avvio di stagione.
Un gol e 2 assist
In rossonero, fin qui, Fabio Borini è stato utilizzato da Montella in tutte le competizioni, tra campionato ed Europa League. L'esterno offensivo fino ad ora ha collezionato 9 presenze siglando anche 1 gol, arrivato nei preliminari di Europa League, e confezionando due assist in 582 minuti totali in cui è rimasto in campo.
Le critiche di Di Canio
Utile per non retrocedere
Ma per Fabio Borini, la strada sembra essere ancora in salita. C'è chi lo conosce bene, come Paolo Di Canio che lo ha allenato in Premier. L'attuale commentatore Sky non è morbido nel giudizio: "Lo conosco molto bene, l'ho avuto con me e lo vorrei in qualsiasi squadra… ma per non retrocedere". Di Canio, che allenato l'esterno del Milan nel 2013, si riferisce alla parentesi in premier League con il Sunderland: "Se gli chiedi di concorrere per altro, non sono sicuro possa essere utile, da un punto di vista caratteriale. Al Sunderland lottava per non retrocedere, ora invece si ritrova titolare in una grande squadra come il Milan e deve dare molto di più".