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Lazio, Tare: “Cavani il mio grande rimpianto, non si riusciva a trattare col Palermo”

Il ds della Lazio ricorda i suoi 10 anni di mercato con i capitolini: “De Vrij? Resta, questa è la Lazio più forte che abbia mai avuto”. E poi su uno dei suoi acquisti migliori, Milinkovic-Savic: “E’ una sorpresa ma la mia bravura è stata di fargli rispettare con la firma gli impegni presi a parole”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio studia da grande, il campionato sta al momento andando più che positivamente e anche nelle Coppe i celesti di Simone Inzaghi non hanno perso un colpo: semifinalisti in Coppa Italia, si stanno giocando le proprie chance da protagonisti anche in Europa League. Sul mercato si cercando i colpi migliori per migliorare ancor più la rosa e per il direttore sportivo Igli Tare il compito non è semplice. Perché oltre a trovare il colpo in entrata deve preservare i suoi migliori giocatori da eventuali rilanci esteri.

Una Lazio protagonista

Simone Inzaghi era partito come un ripiego al ‘Loco' Bielsa. Nessuno ci avrebbe creduto che senza esperienza e un curriculum degno, potesse rendere al meglio su una delle panchine più prestigiose d'Italia. Invece, Inzaghi jr ha stupito in bene e adesso si aspetta qualcosa dal calciomercato dove proprio Tare tesse le trame più delicate, come sempre.

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Parola di Tare: De Vrij non si muove

Al momento, il nome caldo è il centrale difensivo De Vrij, oggetto del desiderio di club d'Italia e d'Europa. Un giocatore che però la Lazio considera importante, al quale ha già proposto un rinnovo e che non vorrebbe vedersi strappare senza poter controbattere in qualche modo:

De Vrij alla fine resta, è un giocatore importante. Questa è sicuramente la Lazio più forte che ho costruito nei miei dieci anni, ma non ci si può sedere perché bisogna continuare a lavorare per raggiungere altri obiettivi

10 anni di mercato con la Lazio

Dieci anni di lavoro in cui ci sono stati momenti positivi e altri meno. Dove il mercato ha regalato copi a sorpresa e altri, sicuri, mancati all'ultimo istante. Tare è sempre stato il terminale di ogni trattativa, braccio destro di Lotito ma anche obbligato a prendersi le proprie responsabilità

Ho dovuto imparare tutto da solo, non è stato facile perché non avevo esperienza e soprattutto nessuno credeva in me. Il merito è di Lotito che ha visto più lungo degli altri affidandomi questo ruolo. Sono state proprio le critiche a farmi andare avanti

Milinkovic-Cavani, colpo clou e grande flop

Tra i tanti colpi che Tare ricorda ce ne sono due in particolare. Uno positivo, e che è sotto gli occhi di tutti, cioè Milinkovic-Savic, l'altro è di qualche anno fa e che porta il prestigioso nome di Edinson Cavani.

Il mio colpo migliore è certamente Milinkovic Savic, perché sono riuscito a fargli mantenere la promessa fatta alla società. Il rimpianto invece è per Cavani: ci abbiamo provato ma non c'erano le condizioni per trattare col Palermo".

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