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Lazio, Reja infastidito: “Troppa sfiducia intorno a noi, non capisco i fischi dei tifosi!”

Alla vigilia della sfida di San Siro contro l’Inter, il tecnico biancoceleste si è tolto qualche sassolino dalla scarpa contestando qualche fischio di troppo nei suoi confronti.
A cura di Alberto Pucci
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Meno due al termine poi, forse, sul cielo sopra Formello scompariranno le nuvole. E' stato un anno travagliato per il club di Claudio Lotito: una stagione che, nel finale, ha anche conosciuto la desolazione (degli spalti vuoti) e la polemica nei confronti di squadra e tecnico. E' stato proprio Edy Reja a parlarne, nel corso della conferenza stampa prima della trasferta di Milano: "A Roma sento sempre parlare di altri allenatori che devono venire e di mancanza di programmazione – spiega stizzito il tecnico – Qui non c’è gratificazione, non si riconosce il lavoro degli altri. Tranne nelle ultime partite, la squadra sta facendo ottimi risultati. I risultati parlano per me e, quindi, come dite voi ma de che stamo a parlà? Questo atteggiamento di sfiducia non è bello e non ne capisco il motivo. Vengo fischiato anche allo stadio, non si può lavorare così".

San Siro via per l'Europa – Il futuro europeo della Lazio, passa dalla delicata sfida di San Siro. Nei novanta minuti del "Meazza", entrambe le squadre si giocano molto. Edy Reja prova ad analizzare la sfida contro il collega Mazzarri: "Purtroppo abbiamo ancora problemi d'infermeria e la formazione la farà il medico – scherza amaramente l'allenatore – Europa League? Cominciamo col vincere a Milano che è fondamentale. Poi ci toccherà il Bologna, in casa, che sarà ancora invischiato per la lotta per non retrocedere. Per ora sono 50 e 50, ma non dipende da noi, facciamo il possibile e poi vedremo cosa succederà.”

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