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Lazio, parla Candreva: “Mai litigato con Tare e Klose, sono tutte invenzioni”

L’attaccante biancoceleste, finito recentemente in panchina e sempre più vicino alla cessione, si è sfogato attraverso un duro comunicato: “Negli ultimi mesi ho letto delle cose completamente inventate sul mio conto”.
A cura di Alberto Pucci
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La vittoria contro il Galatasaray ed il relativo passaggio del turno in Europa League, arrivato grazia anche alle sue giocate, non ha riportato il sorriso sul volto di Antonio Candreva. Il giocatore di Stefano Pioli, al centro delle indiscrezioni di mercato, è stato recentemente criticato e tirato in ballo per una presunta lite con il direttore sportivo della Lazio e con un suo compagno. Un'indiscrezione, rilanciata da alcuni organi di stampa, che ha fatto infuriare l'attaccante laziale: "Negli ultimi mesi ho letto e sentito molte cose sul mio conto – ha voluto precisare Candreva attraverso un comunicato ufficiale diramato dall'ANSA – Fino a questo momento ho preferito rimanere in silenzio e concentrarmi sul campo, comunque allibito e scioccato da certe invenzioni giornalistiche. Ma questa situazione ha ormai raggiunto la saturazione e il silenzio non è più un’opzione. Questa mattina, su un quotidiano nazionale, ho letto delle cose completamente inventate che vanno a ledere senza alcuna motivazione la mia persona e la mia immagine".

La smentita di Candreva

Lo sfogo del giocatore ha, ovviamente, toccato la parte biancoceleste della Capitale: sempre sensibile al comportamento dei giocatori di Pioli dentro e fuori dal campo: "Le presunte discussioni con il direttore sportivo Tare e con Miro Klose sono tutte completamente inventate – ha continuato Candreva – Purtroppo non è la prima volta che articoli di questo tipo appaiono su questo quotidiano. Io posso garantire che in ogni allenamento, prima ancora che in partita, do sempre il 100%, preparandomi sia fisicamente che mentalmente con massima professionalità e dedizione, perché desidero sempre poter dare il mio contributo alla squadra, alla società, all’allenatore e a tutti i tifosi della Lazio. Ho deciso quindi di dare mandato al mio avvocato di agire nelle sedi competenti per tutelare la mia immagine di professionista e di ragazzo per bene quale mi ritengo".

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