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Lazio, numeri da scudetto e Immobile che segna più di Messi

Simone Inzaghi ha creato e plasmato una Lazio splendida. I numeri sono favolosi: 14 vittorie in 16 partite stagionali. I simboli Luis Alberto, Strakosha e soprattutto Immobile, autore di 18 gol tra campionato e coppe.
A cura di Alessio Morra
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La Lazio di Simone Inzaghi ha iniziato la stagione in modo meraviglioso. I numeri della squadra biancoceleste sono spettacolari: in campionato ha vinto nove partite su undici, la dodicesima non l’ha disputa per via del maltempo, in Europa League ha sempre vinto e ha portato a casa anche un trofeo, la Supercoppa Italiana tre mesi fa. Sognare si può.

Percorso (quasi) netto per Inzaghi

L’artefice dei grandi risultati della Lazio è senza dubbio Simone Inzaghi, che dopo aver sostituto il ‘Loco’ Bielsa ha fatto capire di aver strameritato quel posto. Abile tattico, per niente fissato con uno o più schemi, il quarantunenne allenatore ha creato un bel gruppo ed applica un turnover intelligente e produttivo. E il bilancio stagionale è di 14 vittorie, 1 pareggio (alla prima di campionato con la Spal) e una sconfitta (con il Napoli). Fuori casa il percorso è netto. Sabato c’è il derby, da giocare in casa della Roma.

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Immobile, Luis Alberto e Strakhosha il top della Lazio

Naturalmente la stella è Ciro Immobile, l’uomo da cui il c.t. Ventura si aspetta i gol per il Mondiale. Nei cinque principali campionati europei nessuno ha fatto meglio di lui in termini realizzativi. 14 gol in 11 partite di campionato, più due in Europa League e nella Supercoppa Italiana. La sua media è eccezionale perché Immobile segna più di un gol a partita. Elogi enormi li merita anche lo spagnolo Luis Alberto, ormai compagno d’attacco di Immobile. Lo spagnolo è stato trasformato da Inzaghi, segna, fa segnare e ha conquistato anche la convocazione con la nazionale del suo paese. Altrettanto bravo anche il portiere Strakosha, che ha conquistato il posto fisso con grande sicurezza. E questa è la parola chiave per l’albanese, perché la trasmette a tutto il reparto, che spesso, anche per via degli infortuni, è cambiato parecchio. La perla il rigore parato a Dybala nel recupero del match con la Juve.

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