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Lazio-Napoli, cori razzisti all’Olimpico anti-partenopei

Gli ultrà biancoazzurri ricoprono i tifosi napoletani di insulti razzisti ma Bergonzi non ferma la partita.
A cura di Francesco Ferrara
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Ci risiamo! Forse non fa nemmeno più notizia, perché insultare i napoletani allo stadio sta diventando una triste abitudine. Si sono sentiti cori anti-partenopei a Cesena, Brescia, Cagliari e ieri a Roma durante Lazio-Napoli. Come se non bastasse anche a Bucarest e Liverpool i fans azzurri sono stai oggetto di pesanti insulti. Oltre ai cori anti-napoletani gli ultrà laziali non hanno perso tempo ed hanno schernito Zuniga con gli ormai tristemente noti ululati razzisti, sinonimo di grande ignoranza e stupidità.

Eppure le norme introdotte dal ministro Maroni parlano chiaro: "Le società sono responsabili di cori o espressioni di discriminazione o di incitamento all'odio". In effetti durante Cagliari-Inter la partita fu sospesa per gli insulti ad Eto'o, e la stessa società cagliaritana fu multata pesantemente. Stranamente la stessa cosa non avviene quando c'è il Napoli ed i napoletani di mezzo, forse perché hanno meno peso mediatico della squadra interista. Ma non esiste razzismo di serie A o di serie B, esiste il razzismo e basta, una delle piaghe sociali più odiose di sempre.

La stessa UEFA sta combattendo ogni forma di razzismo in tutti i modi, ma lasciare impuniti i colpevoli che ogni domenica si macchiano di tale reato non favorirà certo l'eliminazione di ciò che nel calcio é un vero tumore.

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