Lazio, Keita gioca poco e l’agente avverte: “A dicembre faremo valutazioni”

Cinque partite di campionato, due panchine e solo 250 minuti accumulati finora. Le scelte compiute da Pioli in quest'avvio di campionato hanno suscitato il malumore di Balde Keita che, dopo le buone impressioni destate nella scorsa stagione, adesso chiede maggiori opportunità, continuità di gioco. Invece, per lui ci sono stati 60 minuti a San Siro contro il Milan (biancocelesti ko 3-1); 87 minuti contro il Cesena (vittoria per 3-0 all'Olimpico); 14 minuti contro l'Udinese (sconfitta 1-0 a Roma); due volte fuori in occasione delle partite con Genova (stop per 1-0 a Marassi) e Palermo (successo in Sicilia per 4-0 con tripletta di Djordjevic). A perorare la causa del proprio assistito è il procuratore, Ulisse Savini, che ai microfoni di ‘Radiosei' così descrive la situazione: "Stiamo cercando di capire quali siano state le ragioni della sua esclusione nella gara giocata contro il Palermo. Keita sta lavorando molto e bene per convincere l'allenatore a concedergli maggiore fiducia".

Diplomazia a parte l'agente del calciatore individua le motivazioni che sono alla base di un impegno col contagocce. Non questioni d'impegno ma scelte tecniche penalizzanti per il giocatore: "Si allena in maniera professionale, fa una vita equilibrata e soprattutto dà sempre il massimo… in base a questo mi viene da pensare che non sia considerato la prima scelta da parte del tecnico". Un esempio? A fornirlo è lo stesso Savini: "In queste partite Pioli ha fatto ruotare tutti in attacco, tranne Keita… devo pensare che Pioli non è soddisfatto dal giocatore tecnicamente o tatticamente". C'è possibilità che a gennaio Keita vada via? Presto per dirlo e non è nelle parole del procuratore che invece preferisce parlare di attenta riflessione con la società qualora "si dovesse arrivare a dicembre in una situazione simile e ci fossero opportunità superiori alla Lazio".