Lazio-Inter, trasferta vietata ai tifosi nerazzurri: ignorato lo storico gemellaggio

Incredibile ma vero. Nell'era della "tessera del tifoso" succede anche questo. Cioe' che chi è preposto al controllo delle tifoserie, si "dimentichi" che tra gli ultrà esistono storici "gemellaggi", primo elemento fondamentale che gia' da sè scongiura qualsiasi scontro.
E' accaduto, infatti che il CASM – acronimo che sta per Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive – abbia deciso che per la trasferta romana di Lazio-Inter del prossimo 3 dicembre in Serie A, ci sia un "divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia". In pratica, ha deciso che i tifosi nerazzurri non possano affrontare la trasferta contro i capitolini.
Lazio-Inter è stata considerata a tutti gli effetti una partita a rischio e in quanto tale, si è intervenuti con il divieto. La paura è che ci possano essere degli scontri, che ci siano tafferugli che possano minacciare il regolare svolgersi dell'evento e che mettano in pericolo altre persone.
Nulla di piu' falso. Le curve di Inter e Lazio sono storicamente gemellate, i tifosi da anni condividono gli stessi colori e la stessa passione tanto basti ricordare il famoso match andato in scena il 2 maggio 2010 (solo 6 mesi fa).
L'Inter vinse 2-0, scaccio' gli incubi giallorossi e vinse poi lo scudetto. Fu la gara dei gol di Walter Samuel e di Thiago Motta ma fu soprattutto la gara del famoso striscione esposto dai tifosi laziali al primo vantaggio nerazzurro: "Oh nooooooo!".
Uno sberleffo in faccia ai romanisti che speravano in una vittoria laziale per restare in testa: 1-0 Inter con l'esultanza di Samuel ma con tutto l'Olimpico (laziale e nearruzzo) che esultava per quel gol che riconsegnava il campionato in mano ancora all'Inter contro l'odiata Roma.
Quella partita, rappresentò per i tifosi di Inter e Lazio il "simbolo" di un gemellaggio storico, pluridecennale. Oggi, davanti al divieto del CASM, sembra che si sia voluta ignorare la realtà, basandosi unicamente su carte e percentuali.
Lo stesso dicasi per un'altra partita che vede le tifoserie gemellate e cioe' Milan-Brescia del 4 dicembre che vede il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Brescia.