Lazio-Inter 3-1, pagelle: Hernanes fa spettacolo, Muntari fa tristezza
Ottimi voti per i laziali di Reja che ‘matano' l'Inter con un tris che porta il segno di Biava, Zarate e Hernanes. Se in occasione del primo gol si può parlare di fortuna, le altre due reti sono figlie di giocate individuali e collettive che danno risalto ad un successo tutt'altro che scontato alla vigilia. Lazio-Inter 3-1 meritatissimo per i ragazzi di Reja.
Nella Lazio, ottima la prova anche di Muslera 7: si sta dimostrando finalmente un buon portiere, in grado di dare sicurezza al reparto arretrato.
Non può che prendere una sufficienza piena anche Biava 6.5: sua l'importanza di sbloccare la partita, anche se con la pancia e su rimpallo.
Contro l'Inter si distingue sempre anche Christian Brocchi 6: ci mette la sua arma migliore, la tanta quantità a centrocampo.
Ancora una volta il Profeta ha cantato e portato la croce risultando il migliore in campo. Hernanes 7.5: è lui il simbolo di questa Lazio capolista, segnando e divertendo. Di più non gli si può chiedere e Reja gli concede anche una doverosa standing ovation.
Mauro Zarate 7: a volte è troppo lezioso, altre è letale. Come quando si invola sulla sinistra imburrando la difesa nerazzurra con la sua lama affilata e segnando un gran gol.
Altri giocatori della Lazio: Lichtsteiner 6.5, Dias 6.5, Radu 6.5,
Matuzalem 6, Mauri 6.5, Floccari 6.5.
Nell'Inter si salvano davvero in pochi.
La difesa.
Castellazzi 6: compie un mezzo miracolo sull'azione del primo gol salvando la propria porta in due occasioni ravvicinate. Si ripete strepitoso su Floccari, ma tre reti sono tante per potergli dare una buona sufficienza.
Il giovane Natalino 5: Zarate lo irride spesso, esperienza contro ingenuità. Pagata a caro prezzo.
Lucio 5: gli è mancato questa sera come non mai il suo gemello di reparto Walter Samuel. Dopo tante prestazioni encomiabili, una serata a fari spenti.
Cordoba 5.5: viene trascinato nell'insufficienza da Lucio senza fare nulla di importante per salvarsi.
J.Zanetti 5,5: relegato come quarto di difesa non sale mai in progressione deludendo soprattutto nell'arco dei 90 minuti dove resta la sensazione che avrebbe potuto osare di più.
Il centrocampo.
Stankovic 6: da ex sente il matche e lo si vede. Purtroppo per 30 minuti fino all'infortunio che sembra non grave.
Thiago Motta 5.5: confuso e infelice, tutto il contrario del mastino visto contro il Parma. Ma deve ritrovare il ritmo gara e dopo un mese di inattività no ngli si puo' cheidere un miracolo dietro l'altro.
Muntari 4: è la gara del rientro e qualcuno rimpiange che sia stata così. Non un mostro in tecnica, se lascia in panchina anche il carattere è finita. Peggiore in campo anche per la scenata sulla sostituzione.
Alibec 5.5: ha il merito di sentirsi importante, anche perchè è l'unica punta di ruolo, ma la giovane età e una gara già compromessa non lo salvano dall'insufficienza.
Cambiasso 5,5: mezzo voto in più per aver tentato il tutto per tutto sull'azione del primo gol laziale. Ma non detta i tempi in mezzo al campo e l'Inter va in tilt.
L'attacco.
Biabiany 5: gira, velocissimo, a vuoto. E' sua la fascia ma mancano i cross e gli uno contro uno. Era in crescita, si ritrova ingolfato.
Sneijder 4: insieme a Muntari il peggiore, anche perchè lo si attendeva con il Parma e non c'è stato. Gli si chiedeva di trascinare la squadra con la Lazio e non si è visto. La traversa finale non gli evita una delle più brutte gare dell'anno.
Pandev 6: un voto politico e la sufficienza per essersi sbloccato. Altrimenti era un'altra gara da 2 in pagella.