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Lazio e Inter: lo scudetto Primavera passa dal talento dei futuri campioni

I due derby, hanno dato il loro verdetto: sarà Lazio-Inter, la finale del campionato Primavera. L’ultimo atto della stagione calcistica italiana, si preannuncia appassionante.
A cura di Alberto Pucci
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inter primavera

Promessa mantenuta – Tenere alto l'onore del calcio italiano, così tanto bistrattato dal calcioscommesse, e ricordare la "figura" di Giacinto Facchetti: i ragazzi di Lazio e Inter hanno saputo tener fede alle promesse e centrare l'obiettivo. La cinquantesima edizione del torneo "Primavera", dopo le due semifinali, entra ora nel vivo con la finalissima che si giocherà a Gubbio alle 21.00 di sabato prossimo. Non si poteva chiedere di meglio a questa fase finale: due derby, uno più combattuto dell'altro, che hanno alzato ancor di più l'attenzione su quelli che saranno i prossimi futuri campioni dei nostri "top club".

Sotto gli occhi di Petkovic – C'era anche il neo allenatore della Lazio, l'altra sera, a seguire il derby contro i giallorossi. Il 3 a 1, con il quale i ragazzi di Bollini hanno liquidato i "cugini" e raggiunto la finale, ha lasciato di buon umore il tecnico ex Sion giunto fino a Gubbio per conoscere da vicino i giocatori che potranno essere aggregati alla prima squadra. Il nuovo "Leonardo" biancoceleste (come l'ex allenatore di Inter e Milan, infatti, parla correttamente molte lingue), ha preso appunti e cerchiato in rosso diversi giocatori che, a quanto pare, andranno a far compagnia a Rocchi e soci. L'idea del tecnico, è quella di costruire un gruppo di giocatori, partendo dalla "cantera" laziale. Un progetto ambizioso del quale faranno parte anche Sani Emmanuel ed Enrico Zampa: i due baby fenomeni, protagonisti contro la Roma. Emmanuel (18 anni) autore del momentaneo 2 a 1 contro i giallorossi, era già sul taccuino di Petkovic dai tempi dello Young Boys. Attaccante nigeriano, eletto miglior giocatore del mondiale Under 17 nel 2009, Sani Emmanuel grazie ai gol in quella competizione, arrivò secondo nella classifica cannonieri del torneo, ad un passo dal vincere la “Scarpa d’oro”. Un premio che, nelle edizioni passate, fu vinto anche da Fabregas, Anderson e Kroos. Enrico Zampa (cresciuto nel vivaio laziale) ha già conosciuto la ribalta della prima squadra, grazie all'esordio in Europa League (Lazio-Sporting Lisbona) e a quello nella vittoria contro l'Inter, nell'ultima giornata di campionato. Centrocampista, dotato di una buona visione di gioco, deve le sue fortune a Edy Reja che, a furia di farlo allenare a fianco di campioni come Klose, lo ha "formato" e lanciato nel grande calcio. Entrambi potrebbero fare le fortune della Lazio, così come, entrambi, potrebbero essere girati in prestito al Salerno Calcio: un'operazione di mercato che rinforzerebbe il club campano, appena tornato in Lega Pro, e darebbe la possibilità ai due ragazzi di acquisire ulteriore esperienza.

Il giovane Enrico Zampa
Il giovane Enrico Zampa

La meglio gioventù nerazzurra – Il derby "rossonerazzurro" è stato il miglior spot che il calcio giovanile potesse offrire.

“ I miei ragazzi hanno avuto il grandissimo merito di averci creduto fino all'ultimo secondo di recupero, dell'ultimo tempo supplementare! ”
Daniele Bernazzani
Il 4 a 3, giunto al 122esimo, ha premiato la squadra di Bernazzani che, dopo aver vinto la Next Generations Series, avrà ora la possibilità di giocare anche per il tricolore: obiettivo al quale Moratti e Stramaccioni tengono molto. Davanti agli occhi di Destro, ex "Primavera" nerazzurro e presente sugli spalti del "Barbetti" di Gubbio, Romanò e compagni hanno rifilato la terza delusione stagionale al Milan di Dolcetti. Una vittoria griffata Samuele Longo, classe 1992, autore di una tripletta pesantissima con la quale ha scritto la parola "fine" sui sogni scudetto dei rossoneri. Grande movimento e ottimo fiuto del gol, "Samu" è ormai un attaccante pronto per la Serie A. Lo sa bene Stramaccioni che lo ha fatto esordire negli ultimi novanta minuti stagionali all'Olimpico di Roma, lo sa bene anche il presidente nerazzurro che lo dovrà contendere al Genoa, proprietario di metà del suo cartellino. Ma l'Inter, oltre alla potenza di Longo (in alcuni frangenti ha ricordato quella del "giovane" Vieri), potrà contare anche sulla classe di altri giocatori: tra tutti quella di Romanò e Bessa, centrocampisti dai piedi buoni e dal futuro già scritto. Specialmente quello capitano nerazzurro, forgiato dall'esperienza con Fulvio Pea, ex allenatore della Primavera interista, e ora tecnico del Sassuolo: "Un giocatore come Romanò – ha dichiarato recentemente Pea – lo consiglierei a tutti". Da adesso in avanti, sarà determinante l'appoggio della società, al settore giovanile nerazzurro, per evitare che il talento della rosa di Bernazzani si disperda attraverso i numerosi prestiti in giro per l'Italia.

Gianmario Comi: il futuro del Milan
Gianmario Comi: il futuro del Milan

Battuti con onore – Roma e Milan, tornano a casa sconfitte ma a testa alta. Viviani e Piscitella, nei giallorossi, sono più che una promessa e sono stati loro i più positivi nel derby contro la Lazio. Con l'arrivo di Zeman, per i ragazzi della Primavera di De Rossi, si aprono nuove intriganti prospettive: il boemo, infatti, segue sempre con molta attenzione la crescita del settore giovanile e l'exploit dei vari Insigne, Immobile e Verratti sono lì a dimostrarlo. In casa Milan, invece, oltre a De Sciglio, Ganz e Cristante (già nel giro della prima squadra), sono da seguire Comi e Innocenti: le pietre più luminose del settore giovanile rossonero. Toccherà a Massimiliano Allegri, credere in loro e farli crescere accanto ai campioni del Milan.

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