Lazio, che colpo: pagata 88 milioni la rosa adesso ne vale 236

Finalista in Coppa Italia e ancora in corsa per centrare il terzo posto in campionato. Non si pone limiti la squadra di Simone Inzaghi che, dopo aver fatto piangere la Roma, è ora in attesa dell'arrivo all'Olimpico del Napoli di Sarri: l'altra grande delusa dalle semifinali della coppa nazionale. Al di là della sorprendente bravura del tecnico biancoceleste, stupisce in primis il rendimento di alcuni giocatori della rosa costruita da Igli Tare. Il braccio destro del presidente Lotito, è infatti l'artefice della galoppata di questa stagione. Grazie al dirigente albanese, che ha saputo scovare e scegliere nuovi campioni a prezzi accessibili, il club capitolino si trova ora con i conti in ordine (nel 2015 era in rosso, ora ha un utile da 9,5 milioni al 31 dicembre 2016) e con una rosa di giocatori dal valore moltiplicato.
L'affare Milinkovic-Savic
In tutti questi anni, il direttore sportivo della Lazio si è messo al petto diverse medaglie. Alcune operazioni di mercato, dagli arrivi a parametro zero alla scoperta di nuovi talenti, hanno infatti aiutato il club ad avvicinare le altre squadre di vertice in Serie A. Oltre all'aspetto tecnico, Igli Tare ha anche saputo controllare quello economico acquistando senza esagerare (nessun componente della rosa 2016-17 è costato più di 10 milioni di euro), vendendo alcuni campioni che hanno generato ricche plusvalenze e valorizzando l'attuale parco giocatori: passato dal costo di 88,6 milioni ad un valore di mercato di 236,5 milioni di euro. Quello che poteva sembrare un azzardo di Claudio Lotito, alla fine si è dunque rivelata un'intuizione vincente. Basti pensare a Milinkovic-Savic: giocatore fortemente voluto da Tare. Acquistato per 5,9 milioni di euro, il serbo ha oggi una valutazione di 30 milioni.