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Laporta: “Il Barcellona poteva acquistare Cristiano Ronaldo per 17 milioni”

Era il 2003 e con l’avvento di Palorta alla presidenza, il Barcellona aveva programmato un progressivo rinnovamento della squadra. Arrivarono Ronaldinho, Rafa Marquez, Quaresma. Ma non Cr7, che venne proposto agli azulgrana che rifiutarono, per andare allo United e iniziare la sua straordinaria carriera.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il futuro di Cristiano Ronaldo poteva essere radicalmente diverso. Magari ugualmente radioso ed edificante, ma di certo si sarebbe potuto vedere il campione portoghese in una versione inedita e impensabile: con la maglia del Barcellona. Cr7, infatti, poteva finire proprio al club catalano che però decise di non credere in quel giovanotto dalle prospettive radiose che stava crescendo allo Sporting Lisbona, perdendo una occasione più unica che rara e che avrebbe potuto – anche – oggi ritrovare Ronaldo e Messi a giocare per la stessa causa.

Il rifiuto di Laporta

Un'ipotesi incredibile del periodo dell'irrealtà. Perché il Barcellona fece altre scelte e non puntò sull'astro nascente del calcio internazionale. Era il 2003 e Cristiano Ronaldo si stava facendo conoscere in patria, con i colori dello Sporting. Il Barcellona poteva investire qualche milione e portarlo subito in Spagna ma se lo fece soffiare dal Manchester United: "Mendes ci parlò de giocatore. A Mendes dicemmo che conoscevamo bene Cristiano Ronaldo, lui ci disse che era vicino ad andare al Manchester United per 19 milioni di euro ma che lo offriva a noi per 17. Non portammo avanti la trattativa perchè non potevamo, la stagione era già stata pianificata".

Il passaggio allo United

A parlare è Joan Laporta l'allora presidente del Barcellona che ricorda come aveva deciso di preparare il nuovo corso tecnico: "Quando arrivai in società avevo le idee chiare e un rinnovamento programmato della squadra. La prima stagione prendemmo Ronaldinho, Rafa Marquez e Quaresma. Il tutto grazie a Jorge Mendes, che ci parlò anche di Cristiano Ronaldo”. Che poi finì allo United per 19 milioni di euro.

Ronaldo e Messi insieme: un sogno

Una scelta che ha segnato il destino sia del club che del campione portoghese, oggi stella indiscussa dei rivali di sempre, il Real Madrid, dove arrivò nel 2009 e con cui ha vinto – ripetutamente – tutto. Con i Blancos si è confermato campione indiscusso, uomo chiave per la squadra, indiscusso leader in campo  e nello spogliatoio, la punta di diamante di un club con cui ha già firmato il prolungamento. Così, il pensiero che quasi 15 anni fa Cr7 potesse vestire i colori azulgrana, gli stessi oggi indossati dalla Pulce, resta una semplice, splendida, suggestione.

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