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La vita da bomber di Drenthe: “Passammo la notte in 4, pagai le donne in fiches”

L’ex ala sinistra delle merengues si confessa in un’intervista e rivela i particolari delle notti brave mescolato nella movida madrilena: “Al casinò, assieme a un amico, abbordammo due belle ragazze e le portammo in albergo. Ci costarono 2mila euro”.
A cura di Maurizio De Santis
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Royston Drenthe ha 30 anni e deciso di lasciare il mondo del calcio nonostante l'età gli consentisse ancora di giocare per un po'. Oggi fa il rapper ma in passato è stato uno dei ‘tulipani' del calcio olandese sbocciato troppo in fretta e altrettanto in fretta appassito. Il Real Madrid lo volle in Spagna nel 2007, credeva di aver trovato nell'ex Feyenoord l'ala sinistra perfetta per un club che vuole vincere sempre. Credeva… perché quel calciatore si mostrerà abilissimo soprattutto nella vita notturna fuori dal campo. Tre stagioni – dal 2007 al 2010 – tanto durò la buona occasione della sua carriera, salvo finire in prestito e – una volta lasciata Madrid – barcamenarsi tra Inghilterra, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.

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Un campionato e una supercoppa spagnola i trofei vinti tra le fila delle ‘merengues' ma le notti magiche di Drenthe trascorrevano non inseguendo un gol ma altro ancora. Tra cosce e culi di bottiglia, tentazioni continue e qualche festino di troppo ha dilapidato la buona sorte come raccontato nell'intervista al quotidiano iberico ‘Marca'.

Mi divertivo da matti – si legge nell'articolo -. Spesso uscivo in segreto… non era facile dire di no ogni sera, perché ai giocatori del Real Madrid offrivano molte cose. E poi lì c'è tanta movida, molte belle ragazze. E tu sei giovane, ci sono molte tentazioni che bisogna affrontare.

E come fai a resistere? Drenthe aveva scelto un modo molto singolare: ovvero, cedere… Non era il solo, però, anche se omette i nomi dei suoi ‘compagni di bravate' e si limita a tirare in ballo altri dettagli di quella vita da bomber tra le lenzuola più che in campo. Come quella sera al Casinò che non dimenticherà mai.

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Si avvicinarono a noi due ragazze molto belle. Le portammo in un hotel, passammo la notte in quattro e andò tutto benissimo. Il problema è arrivato dopo: ci hanno chiesto migliaia di euro ciascuno. Non pensavo che avrei dovuto pagarle… erano davvero un sacco di soldi. Alla fine abbiamo dato loro tutte le fiches che avevamo vinto al tavolo da gioco.

Facile intuire perché sia andato via da Madrid anche Drenthe respinge questa ipotesi. Insomma, non è stata certo quella vita un po' troppo sopra le righe a farlo andare via dal Real. Così dice lui…

Non sono mai arrivato tardi a un allenamento e ho lavorato molto duramente. Se ho lasciato Madrid non è stato per questo motivo. Alla fine credo che il calcio può essere difficile da gestire, a Madrid ancora di più. Ma il club con me è sempre stato perfetto.

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