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La ‘vida loca’ di Boateng: “A 18 anni ero boss del quartiere, a 20 pesavo quasi 100 chili”

L’ex giocatore del Sassuolo è passato al Barcellona nel mercato invernale, e in un’intervista dopo aver elogiato Messi e Dembelé ha parlato del suo passato: “A 18 anni avevo i soldi, ero il boss del mio quartiere a Berlino. Poi quando ne avevo 20 andai a Londra, ero giovane mangiavo male, sono arrivato a pesare 95 chili”.
A cura di Alessio Morra
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Kevin Prince Boateng nel corso del mercato di gennaio è passato a sorpresa al Barcellona. Un colpo davvero inaspettato, anche se il ghanese ha una carriera di tutto rispetto ma negli ultimi anni le coppe europee non le ha giocate mai e adesso teoricamente può conquistare il ‘triplete’. Boateng che ha fatto il suo esordio con i catalani è stato intervistato da ‘La Vanguardia’ e dopo aver espresso la sua gioia per il passaggio al Barcellona: “Giocare in questo club è la cosa più eccitante che mi potesse capitare Alla mia età era difficile da prevedere, perché onestamente sono un po' vecchio, ma essere qui è davvero un sogno”, ha raccontato alcuni episodi della sua vita.

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Boateng e i 100 chili

Il centrocampista ha raccontato, in questa intervista, di quand’era giovane e di quando nel quartiere di Wedding a Berlino era un ‘boss’. Boateng ha svelato che quando poi si trasferì a Londra iniziò a mangiare male, non faceva una vita da atleta, usciva spesso la sera, e sfiorò quasi i 100 chili:

Da giovane ero un pazzo. A 18 anni ero il boss del mio quartiere perché avevo i soldi. Poi ho avuto un figlio e, se non si diventa maturi, non si finisci in squadre del calibro di Milan e Barça. Ora peso 83 chili, ma sono arrivato a pesarne anche 95. A 20 anni ero a Londra e facevo tante feste, mangiavo male. Quando sei giovane non importa se tu non giochi, perché hai tanti soldi e gli amici ti dicono che sei un fenomeno.

If it doesn’t challenge you,it won’t change you❗️❗️❗️ #prince17

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Messi che fenomeno

Boateng ha, naturalmente, avuto parole d’elogio per Leo Messi, un avversario duro da affrontare un tempo e oggi magico compagno di squadra che riesce a risolvere qualunque tipo di situazione. L’ex del Sassuolo ha poi elogiato Dembelé, un attaccante che con le sue caratteristiche può spaccare in due ogni partita:

Onestamente dico che giocarci contro è molto complicato, ma vederlo ora sul campo tutti i giorni è magico. Loro difendono in dieci e lui riesce a fare tutto da solo. Un altro molto forte è Dembelé perché, con la sua velocità e la sua tecnica, può cambiare le partite.

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