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La verità di Cassano: “Non mi ritiro. L’Hellas? La nostalgia di casa non c’entra”

Dopo la clamorosa decisione di sciogliere il contratto con il club scaligero, il barese è tornato a parlare smentendo le voci di un suo addio al calcio giocato: “Voglio continuare e chi mi vuole mi deve chiamare entro settembre. Altrimenti resto a casa”.
A cura di Alberto Pucci
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Sono giorni caldi in casa Cassano, e non soltanto per la temperatura estiva che sta colpendo anche la Liguria. Dopo la fine della tormentata storia con l'Hellas Verona, conclusa con un clamoroso doppio dietrofront del giocatore, il 35enne di Bari vecchia si è sfogato in un'intervista concessa a "La Stampa". Una lunga chiacchierata per spiegare cosa è successo in quelle ore prima della risoluzione del contratto con la società veneta: "Con l’Hellas Verona non è mai scattata la scintilla e l'ho capito subito – ha raccontato CassanoE' come stare con una donna e accorgersi di non avere voglia di passarci del tempo insieme. La vita è fatta di scelte e a volte può capitare di farne una che si ritiene giusta e poi ripensarci. E' successo miliardi di volte nel mondo, ma se capita a un calciatore fa più clamore. Se poi è Cassano, allora è matto".

L'ipotesi (smentita) del ritiro

In attesa di capire quale sarà il suo destino e quale la squadra che gli offrirà una maglia, Antonio Cassano ha poi affrontato il tema del ritiro: "Quando ho parlato con l'Hellas, non ho mai detto di volermi ritirare – ha continuato Fantantonio – Anche se sono state scritte altre cose, la verità è questa e infatti ho anche voluto inserire la clausola di risarcimento con il Verona nel caso trovassi un'altra squadra. La nostalgia di casa? Non c’entra. Di sicuro voglio continuare, ho più di qualche idea, ma non ho offerte. La cosa fondamentale è che mi diverta. Come ho sempre fatto in 18 anni di carriera".

Il futuro di Cassano

Un'opportunità vicino a casa, è innegabile, sarebbe comunque la preferita dall'ex giocatore della Sampdoria: "Si è parlato dell'Entella e tentare di salire in A sarebbe una sfida sarebbe davvero grande. Sono stato vicino a loro in febbraio, poi hi rinunciato perché non me la sentivo ancora di scendere in Serie B. La Samp? Giampaolo mi piace e con lui avrei reso alla grande. Chi mi vuole deve comunque chiamare me, perché non ho procuratori. Lo facciano entro settembre, però, altrimenti resto a casa".

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