La Uefa multa la federcalcio croata e Nicklas Bendtner

Sta lavorando tantissimo la commissione disciplinare della Uefa, che dopo aver punito la Russia con una super multa e sei punti di penalizzazione per le Qualificazioni a Euro 2016 per gli incidenti provocati dai propri tifosi, ha squalificato per una giornata e multato di centomila euro l’attaccante della Danimarca Nicklas Bendtner, che ha mostrato il marchio del suo sponsor personale ed ha punito, con ottantamila euro di multa, la Federcalcio della Croazia, per il comportamento dei propri tifosi.
Federcalcio croata multata – Sabato scorso la Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della Federazione croata. Perché i tifosi della Croazia non hanno affatto avuto un comportamento oxfordiano giovedì scorso quando c’è stata la partita tra Italia e Croazia. Prima i fischi all’inno di Mameli, poi petardi e cori offensivi. Come se non bastasse sono stati esposti sugli spalti simboli razzisti. La Figc, che aveva inviato una missiva all’Uefa, in modo implicito chiedeva una punizione. Oggi è arrivata la seconda multa di Euro 2012 per la Federcalcio croata, che dovrà pagare ottantamila euro per colpa dei propri tifosi. I croati potranno presentare ricorso entro tre giorni.
Bendtner non pagherà la multa – Curiosa la vicenda di Nicklas Bendtner. Il ventiquattrenne attaccante, di proprietà dell’Arsenal, mercoledì scorso ha segnato due gol in Danimarca – Portogallo. Quando ha esultato per il gol del 2-2, il danese si è alzato la maglia e si è leggermente abbassato i pantaloncini. Si sono le viste le mutande con il nome del suo sponsor personale, Paddy Power, un’agenzia di scommesse irlandese. Platini è andato su tutte le ferie. Già mostrare una maglia è vietato, figuriamoci delle mutande con il nome di un bookmaker. La Uefa ha squalificato per un turno Bendtner e gli ha comminato una multa di 100.000 euro. Lui, però, la multa non la pagherà. Perché ci penserà il suo sponsor, che in un comunicato ha difeso l’attaccante di Morten Olsen:
Bendtner ha solo indossato i suoi boxer portafortuna e non crediamo, così come i nostri clienti, che debba pagare le conseguenze troppo severe, di un gesto che voleva essere solo divertente.”