La top 11 della Liga dopo 16 giornate
Sosta per le festività natalizie anche in Spagna. È l’occasione per tracciare un primo bilancio di queste prime sedici giornate di Liga. Quali sono stati i migliori giocatori nel massimo campionato spagnolo nella prima parte di stagione? Ecco la nostra personalissima top 11 basata su dati statistici (ma non solo) schierata con un 4-2-3-1.
Pacheco, il muro dell’Alaves
In porta la lotta è stata tra gli estremi difensori di Villareal e Alaves, cioè Sergio Asenjo e Fernando Pacheco. Nonostante quella del “sottomarino giallo” sia la difesa meno battuta del torneo con 11 gol al passivo, in questa top 11 abbiamo deciso di schierare invece il portiere dei biancoazzurri che, se pur ha subito 17 reti, è stato fin qui quello che ha dimostrato un rendimento migliore. Fernando Pacheco infatti ha realizzato 49 parate decisive (di cui ben 6 su tiri effettuati dall’area piccola), mantenendo la porta inviolata in 6 occasioni. Il 24enne di Badajoz ha anche respinto 2 dei 5 calci di rigore che si è trovato ad affrontare (uno a Cristiano Ronaldo) che, anche se non hanno fruttato punti per il suo Alaves, vanno comunque a migliorare la sua performance personale nei primi 1.440 minuti di Liga.
Barça, Real e Atletico: la difesa è roba loro
La nostra linea difensiva schierata a quattro vede invece un mix composta da giocatori appartenenti alle tre grandi storiche di Spagna. Le due fasce sono occupate da Sergi Roberto del Barcellona e da Filipe Luis dell’Atletico Madrid. Entrambi sono stati i migliori terzini per rendimento in questa prima parte di stagione: per il blaugrana, ormai impiegato stabilmente sulla corsia di destra da Luis Enrique, 13 presenze condite da 4 assist e ben 49 decisivi interventi in fase d’interdizione. Il laterale sinistro dei Colchoneros invece nei 1.170’ disputati fin qui nella Liga, ha sempre garantito una buona spinta offensiva (15 occasioni da gol create) a cui ha aggiunto ben 45 palle recuperate.
Al centro della nostra difesa troviamo il “Clasico” duo formato da Sergio Ramos del Real Madrid e da Gerard Piqué del Barça. Numeri alla mano al posto del capitano dei blancos doveva esserci Diego Godin dell’Atletico Madrid, abbiamo preferito il madridista per le buone prestazioni offerte, ma anche, e soprattutto, per i 4 gol decisivi (che hanno fruttato 6 punti in più alla sua squadra) messi a segno nelle 9 apparizioni stagionali nella Liga. Il centrale catalano invece ha fornito un elevato rendimento in fase difensiva, risultando decisivo in 77 occasioni (tantissime considerato le poche azioni offensive che concede il Barcellona agli avversari). Per il difensore 29enne anche 2 reti realizzate nei 1.080 minuti in cui è stato impiegato quest’anno nel massimo campionato spagnolo.
Kroos e Soriano: interdizione e costruzione
I due migliori centrali di centrocampo fino ad oggi sono stati senza alcun dubbio il tedesco del Real Madrid Toni Kroos e lo spagnolo Bruno Soriano del Villareal, vincitori dei ballottaggi con Koke dell’Atletico Madrid e Ignacio Camacho del Malaga. Il numero otto delle Merengues si è fatto preferire più in fase di costruzione, per lui il 93% di precisione negli 869 passaggi effettuati con una lunghezza media pari a 20 metri, e ben 27 passaggi chiave con 7 assist risolutivi per i compagni di squadra, a cui si va ad aggiungere anche un gol segnato. Il capitano del “sottomarino giallo” si è invece distinto maggiormente in fase di interdizione (97 palloni recuperati e poi il 90% delle volte toccati con precisione verso i compagni), non disdegnando però anche la fase offensiva (3 gol realizzati, 1 assist e 6 passaggi chiave).
Le stelle non deludono: Messi, Neymar e Ronaldo
Veniamo ora all’attacco che, diciamo la verità, per quanto Iago Aspas del Celta Vigo (con i suoi 10 gol) e Willian José della Real Sociedad (9 reti) hanno provato a metterci in difficoltà, in realtà si è scelto da solo. Infatti, i 3 trequartisti che compongono la linea alle spalle dell’unica punta sono tre stelle di prima grandezza a livello mondiale. Si tratta infatti di Lionel Messi e Neymar del Barcellona e Cristiano Ronaldo del Real Madrid. Per l’argentino 12 finalizzazioni, 3 assist, 21 passaggi chiave, 64 tiri totali (34 nello specchio), 77 duelli vinti e 63 dribbling riusciti in appena 1.025’ di Liga, parlano da soli.
Così come le 10 marcature, 2 assist, 38 contrasti a favore, 68 conclusioni verso la porta avversaria e soprattutto i 428 attacchi condotti nei 938’ disputati dal vincitore dell’ultimo Pallone d’Oro. Il brasiliano dei blaugrana invece si è fatto maggiormente apprezzare per la fase di assistenza ai compagni di squadra (7 assist e 33 passaggi chiave), ma anche per l’apporto nelle coperture difensive (ben 79 interventi d’interdizione), per le punizioni procurate a favore della propria squadra (59), e soprattutto per le 63 volte in cui è riuscito a saltare l’uomo e creare superiorità numerica. A ciò vanno aggiunti i 4 centri realizzati in 42 tiri totali.
Luis Suarez è il vero “nueve”
Il miglior centravanti della Liga fino ad oggi è stato sicuramente Luis Suarez del Barcellona. L’attaccante uruguayano ha scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori in 12 occasioni (colpendo anche due pali) nelle 23 volte in cui ha centrato lo specchio della porta. Inoltre ha messo in cascina anche 4 assist, 16 passaggi chiave, e 18 dribbling riusciti, confermandosi ancora una volta il numero nove più forte del massimo campionato spagnolo.