La storia commovente di Ferland Mendy: dalla sedia a rotelle al Real Madrid
Dopo le prime visite mediche e qualche dubbio sulle sue reali condizioni fisiche, il Real Madrid ha sciolto ogni dubbio e messo sotto contratto Ferland Mendy. Il forte difensore esterno ha infatti firmato fino al 2025 con le Merengue (che lo hanno prelevato dal Lione per 48 milioni di euro più bonus), ed è ora pronto a ritagliarsi uno spazio importante nella formazione di Zinedine Zidane. Per il classe '95 cresciuto nella scuola calcio del Paris Saint-Germain, si tratta ovviamente di una grande soddisfazione dopo i problemi fisici che gli avevano messo a rischio la carriera in giovane età.
La paura di non poter più camminare
All'età di 14 anni a Ferland Mendy venne infatti diagnosticata una seria forma di artrite all'anca: un problema che costrinse il giovane calciatore ad un intervento chirurgico, con il serio rischio di non poter più camminare e ovviamente giocare a calcio. La successiva e delicata riabilitazione, presso l'ospedale pediatrico Necker di Parigi, durò diversi mesi: "Sono rimasto lì tre mesi con il gesso – raccontò il difensore un paio di anni fa – Poi sono andato a Bullion e sono rimasto altri sei mesi. Mi hanno rimosso il gesso, ma ero su una sedia a rotelle e poi con un deambulatore. Ho dovuto imparare a camminare lentamente e mi dicevano che non avrei potuto più giocare a pallone".
Un sogno che si realizza
Passato nel giro di pochi anni dalla seconda serie francese, affrontata con la maglia del Le Havre, alla Champions League con l'Olympique Lione e al debutto con la nazionale di Didier Deschamps nel novembre dello scorso anno, Ferland Mendy ha ora coronato il sogno di firmare con uno dei club più importanti al mondo: "Quando mi hanno detto che il Real Madrid, il più grande club del mondo, era interessato a me, non ci potevo credere – ha dichiarato a margine della sua presentazione – Adesso è tutto vero, comincio finalmente a realizzare il mio sogno. Per me è un onore essere stato scelto da Zidane, è sempre stato il mio idolo".