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La stampa inglese attacca: “Assalto neonazista”, “Roma città pericolosa”

Tabloid scatenati: la Città Eterna e della Dolce Vita diventa la Città dei coltelli e degli agguati antisemiti.
A cura di Maurizio De Santis
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bandiera dei tifosi degli Spurs

Il coro razzista "Juden Tottenham" partito dalla Curva Nord della Lazio e le immagini dell'aggressione nel pub di Campo de' Fiori hanno suscitato clamore e indignazione. "Roma è la città più pericolosa d'Europa". La Dolce Vita di Fellini seppellita sotto valanghe di titoli che denunciano l'assalto neonazista ai tifosi degli Spurs. Il Times e il Sun su tutti. La stampa d'Oltremanica racconta con dovizia di particolari quello che è stato definito "un agguato premeditato", così violento da mandare 11 persone in ospedale (9 delle quali inglesi e una di loro – Ashley Mills – apparsa subito in gravi condizioni e costretta a un intervento di chirurgia vascolare). Due romanisti arrestati, 15 ultrà identificati (le indagini, però, potrebbero riservare ulteriori sviluppi), la ridda di perquisizioni e controlli si aggiungono al novero della notte di follia nella Capitale. Il Daily Mail, addirittura, definisce Roma la "città dei coltelli del calcio europeo" e cita precedenti altrettanto raccapriccianti: il ferimento dei tifosi di Manchester United, Arsenal, Chelsea e Middlesbrough che hanno messo piede nei pressi dell'Olimpico. Nel calderone delle accuse ci finisce anche un sospetto: che a partecipare alla "spedizione punitiva" ci fossero anche i sostenitori di West Ham e Leeds, tifoserie rivali degli Spurs.

Agguato premeditato. "Separare quest’attacco dal calcio è difficile, perché il pub è diventato un obiettivo perché c’erano dentro i tifosi Spurs”, si legge sul tabloid poco teneri anche nei riguardi del presidente della Lazio, Claudio Lotito, che ha smentito il coinvolgimento dei tifosi laziali nel commando che ha devastato il "Drunken Ship".

Matrice antisemita. Il Sun parla apertamente "assalto neonazista", menzionando le contaminazioni politiche d'estrema destra delle frange del tifo biancoceleste. Il Daily Star rincara la dose e tira fuori dal cassetto una vecchia foto di Paolo Di Canio, ora tecnico dello Swindon: il saluto fascista dell’ex laziale sotto alla Curva Nord nel 2005. E poi non basta, perché nel polverone c'è anche il sostegno degli ultrà capitolini (sempre di sponda laziale) al criminale di guerra serbo,  la "tigre" Arkan, e i cori nazisti inneggianti Auschwitz cantati proprio all’indirizzo degli Spurs. “Perché un tifoso inglese dovrebbe tornare a Roma per vedere una partita?”, si chiede il Daily Mail. E, soprattutto, perché in Italia, a costoro è ancora consentito di entrare allo stadio?

La FA inglese attacca. L'associazione inglese del calcio invierà un rapporto alla Uefa a seguito dei cori antisemiti intonati da tifosi della Lazio durante la partita di ieri sera all'Olimpico contro il Tottenham. Il manager della squadra londinese Andre Villas-Boas ha già chiesto alla Uefa di indagare sull'episodio. "Siamo rattristati e allarmati dall'apprendere notizie di incidenti violenti prima della partita e anche di cori antisemiti", ha detto un portavoce della English FA. A ottobre, la Lazio era stata già multata per 40.000 euro dalla Uefa dopo la partita di settembre al White Hart Lane di Londra, perché tifosi laziali avevano insultato alcuni giocatori del Tottenham.

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