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La sorella di Griezmann salva per miracolo: “Era al Bataclan, grazie a Dio è ancora viva”

L’attaccante francese dell’Atletico Madrid in apprensione per le drammatiche notizie sull’attentato a Parigi. In un tweet pubblicato nel cuore della notte ha espresso tutta la propria ansia per le condizioni della sorella, scampata alla furia omicida dei terroristi che hanno fatto irruzione nella sala per concerti del locale.
A cura di Maurizio De Santis
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Antoine Griezmann, attaccante francese dell'Atletico Madrid, era assieme ai compagni di squadra allo Stade de France. Lui ad apprendere le notizie frammentarie e drammatiche dalla tv, mentre era ancora nella pancia dell'impianto. Sua sorella era all'interno del Bataclan, il locale dove s'abbattuta la follia omicida dei terroristi. Ne è uscita viva, illesa per miracolo come raccontato dallo stesso giocatore in un tweet pubblicato a tarda notte sul proprio account ufficiale. "Grazie a Dio mia sorella che era al Bataclan s'era salvata. Tutte le mie preghiere vanno alle vittime e alle loro famiglie. Viva la Francia", ha scritto l'attaccante francese di Atletico. Il commissario tecnico, Didier Deschamps, aveva convocato la punta dei ‘colchoneros' per le amichevoli contro la Germania e l'Inghilterra.

La gara con gli inglesi è stata annullata, quella contro i tedeschi (vinta per 2-0) passa in secondo piano rispetto alle notizie drammatiche, alle tragiche immagini che rimbalzano dalla Francia in tutto il mondo. L'attacco a Parigi, l'assalto all'interno del teatro, il massacro al ristorante e poi lo scoppio delle bombe-umane nei pressi dell'impianto sportivo: l'inferno s'è spalancato nel cuore della capitale transalpina e dell'Europa.

Una mattanza in quella tonnara che è diventato il Bataclan, il locale all'interno del quale durante un concerto i terroristi hanno fatto irruzione e sparato la folla inerme. Prima hanno fatto fuoco sul pubblico, poi hanno giustiziato le persone una alla volta, con lucida follia, ricaricando le armi con la ferocia metodica di un seriale killer. Fino a quando il blitz delle forze speciali di sicurezza non ha messo fine a quel macello, mostrando al mondo intero cos'era diventato quel luogo d'incontro di giovani e musica: la sala per concerti trasformata in una fossa comune dov'erano ammassati i corpi delle vittime innocenti ammazzate a sangue freddo.

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