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La solidarietà della Juventus e di Agnelli ai feriti di piazza San Carlo

Subito dopo la finale di Cardiff, il presidente bianconero ha dedicato un pensiero ai tifosi rimasti feriti nel capoluogo piemontese: “Mando un pensiero di solidarietà a chi può essere rimasto ferito in quella che doveva essere una serata di festa”
A cura di Marco Beltrami
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Non solo delusione per l’esito della finale di Champions, ma anche grande preoccupazioni per le voci provenienti da Torino. Andrea Agnelli dopo aver consolato uno ad uno i giocatori della Juventus sul terreno di gioco di Cardiff, davanti ai microfoni di Mediaset ha riservato un pensiero ai feriti di piazza San Carlo. Il falso allarme bomba con la fuga impazzita dei circa 3000 tifosi presenti in centro a Torino per assistere alla finale di Champions, ha provocato addirittura 1527 feriti. A loro è andata tutta la solidarietà del presidente della società bianconera: “Mi hanno informato che ci sono stati alcuni incidenti, mando un pensiero di solidarietà a chi può essere rimasto ferito in quella che doveva essere una serata di festa".

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Lo stesso patron ha poi chiesto informazioni agli inviati nel capoluogo piemontese, visibilmente preoccupato per l’accaduto. Uno scenario apocalittico quello dei piazza San Carlo per quella che si può senza dubbio definire una tragedia mancata che ha richiamato alla memoria quanto accaduto all'Heysel. A scatenare il tutto, sarebbe stato il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo che ha provocato un boato simile a quello di un’esplosione che ha generato il panico.

La folla impazzita ha cercato di fuggire dalla piazza in ogni modo, “presa dal panico e dalla psicosi per un eventuale attentato” come si legge in una nota congiunta al termine della riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato questa mattina dal prefetto, Renato Saccone, a cui hanno partecipato la sindaca, Chiara Appendino e i vertici delle Forze dell'Ordine. Dei 1527 feriti complessivi, 1142 sono ricoverati a Torino, mentre i restanti negli ospedali limitrofi. A destare grande preoccupazione sono  le condizioni di salute di tre persone in codice rosso fra queste c’è un bambino ricoverato al Regina Margherita con un trauma cranico e toracico.

Al termine della riunione stessa, i rappresentati delle istituzioni hanno formulato il proprio ringraziamento a tutti i soccorritori che da ieri notte stanno operando senza sosta, insieme a coloro i quali lavorano per "garantire la piena fruibilità degli spazi cittadini, soprattutto in occasione dei numerosi eventi che contraddistinguono la città di Torino".

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