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La Serie A su Amazon Prime, la possibile novità nei diritti tv

E’ partito il conto alla rovescia per l’assegnazione dei diritti relativi al triennio 2018/2021 che potrebbe registrare importanti novità grazie all’interesse di Amazon pronto ad investire sul calcio italiano.
A cura di Marco Beltrami
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E’ partito il conto alla rovescia per l’asta relativa ai diritti televisivi della Serie A per il triennio 2018-2021, dopo la bocciatura dell'Antitrust. In ballo entro luglio, risorse economiche di vitale importanza sia per i club che per le emittenti televisive pronte a darsi battaglia per accaparrarsi gli stessi. Il Corriere della Sera ha evidenziato che, al tavolo delle trattative, oltre alle solite note potrebbero inserirsi delle new entries, a conferma di una situazione tutt’altro che definita.

Sky e Mediaset in pole position

Tra le pretendenti non manca ovviamente Sky che punta come al solito al massimo, ovvero ad avere tutte le squadre senza però sborsare cifre da record. Murdoch e i suoi collaboratori hanno assunto un atteggiamento attendista, per capire le mosse dell’antagonista Mediaset. Quest’ultima protagonista di un momento non particolarmente positivo potrebbe a sua volta collaborare con Telecom, intenzionata ad aumentare i suoi canali sulla banda larga.

Amazon pronto ad investire nel calcio italiano

La novità più interessante è senza dubbio quella relativa ad Amazon che con il servizio Prime Video potrebbe decidere di fiondarsi sul calcio italiano, con investimenti importanti. In caso di fumata bianca l’ingresso di Amazon rappresenterebbe una vera e propria svolta per le dirette delle partite della Serie A che restano nel mirino anche di Discovery, che gioca sulla doppia opzione, ovvero il digitale terrestre con Canale 9 e i canali satellitari di Eurosport.

Novità anche negli orari delle partite in Serie A

Le novità dunque sono dietro l’angolo, con la Lega e l’advisor Infront, che hanno un unico obiettivo, quello di monetizzare il più possibile incassando una cifra di circa 200 milioni in più rispetto all’ultima assegnazione, un miliardo e 400 milioni per 3 stagioni. A tal proposito il massimo campionato di calcio italiano sarà “offerto” con pacchetti mirati sia per le piattaforme che per il prodotto, con la possibilità anche di dividere il torneo su più emittenti. Situazione che già accade negli altri Paesi. Un’innovazione che potrebbe andare di pari passo con quella relativa ali orari delle partite: sulla scia di quanto avviene in alcuni degli altri top 5 campionati europei, si potrebbe aumentare il numero degli orari delle partite dal venerdì al lunedì. Un’ipotesi che non sembra essere molto gradita ai tifosi.

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