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La sentenza Uefa sul Milan slitta: perché e cosa accade in caso di esclusione dalle Coppe

Il Milan attende la sentenza della Uefa dopo l’ultima convocazione in camera di consiglio a Nyon. La pubblicazione del verdetto rischia di slittare ancora di qualche giorno così come aumenta il timore che l’esclusione dalle Coppe possa essere superiore a un anno. I tempi del ricorso e le ricadute sulla classifica di Serie A, con Atalanta e Fiorentina interessate al destino dei rossoneri in Europa League.
A cura di Maurizio De Santis
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La sentenza della Uefa sul Milan. Quando si conoscerà il verdetto? Si attendeva anche per la giornata odierna, al massimo per il week-end, invece l'ufficializzazione dei provvedimenti presi dalla camera giudicante slitterà alla prossima settimana. Sono queste le notizie che arrivano da Nyon, dove i membri della commissione federale che controlla lo stato di salute economico delle società e parametri del fairplay finanziario hanno ascoltato le ultime istanze perorate dal club rossonero per evitare che le decisioni siano oltremodo penalizzanti.

Perché c'è un ritardo nella pubblicazione del verbale? La ragione è da ricercare non tanto nel merito – che alimenta il timore del rischio di esclusione dalle Coppe anche per un periodo maggiore – quanto nella volontà da parte del consiglio di protocollare un atto che sia insindacabile. Ricorso a parte che il Milan presenterà com'è suo diritto al Tas, i membri del consiglio vogliono stilare un verbale che nell'elenco delle motivazioni sia praticamente perfetto.

Cosa rischia il ‘diavolo' è noto da tempo: oltre a un'ammenda, le cui proporzioni dipendono dalla severità di giudizio adottata, è concreta la possibilità di non figurare nel novero delle squadre ai nastri di partenza della prossima edizione dell'Europa League. E questo sarebbe il male minore rispetto a un periodo di quarantena che – abbinato ad altre prescrizioni molto rigide – potrebbe anche essere di due anni più un altro ancora con la condizionale.

Cosa può fare il Milan? Per adesso attendere che arrivi la sentenza poi avrà dieci giorni di tempo per impugnarla – qualora arrivare l'esclusione dalla Coppa – davanti al Tas di Losanna che fisserà una data per l'udienza. I tempi? Relativamente lunghi, considerato che allo stato dei fatti si arriverà alla prima settimana di luglio senza un quadro chiaro della situazione non solo per il Milan ma l'organizzazione del trofeo in generale visto che un'eventuale esclusione dei rossoneri avrebbe ricadute dirette anche su Atalanta e Fiorentina. I bergamaschi, attualmente, devono disputare i preliminari di Europa League, la Viola invece è fuori. Col Milan fuori i nerazzurri ne prenderebbero il posto nella fase a gironi mentre ai toscani toccherebbero i preliminari . Quanto al mercato, resterebbe sostanzialmente bloccato fino alla metà di luglio, con un mese di tempo (chiusura delle trattative per il 18 agosto) per occuparsi delle operazioni. Ma questo adesso non è la priorità.

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