La scelta di Guardiola: allenare in Premier League

Pep Guardiola ha scelto, finito il suo anno sabbatico tornerà in panchina in Inghilterra. La Premier League, oltre a essere un campionato affascinante, è un'esperienza che ancora manca nel suo curriculum. E così ha messo al corrente il suo agente, Josep Maria Orobitg, e suo fratello, Pere Guardiola, nel corso di una recente visita a New York (come rivela Mundo Deportivo). Tre le squadre che contendono l'ex allenatore del Barcellona: lo United e il City di Manchester, poi c'è il Chelsea di Abramovich che ha fatto una corte spietata al tecnico. Di queste, proprio il club londinese sembra il meno favorito (mai dire mai, però) perché pare che il magnate russo, poco alla volta, si stia convincendo (in virtù anche dei risultati) che Benitez non è poi così male. Da quando è arrivato lui finanche Torres sembra rinato.

Braccio di ferro. E allora la scelta sembra ristretta al derby tra Reds e Citizens. Nel primo caso,  s'è mosso direttamente Sir Alex Ferguson che nella Grande Mela ha avuto un incontro con Guardiola: il manager, che ha superato la soglia dei 70 anni, avrebbe individuato nello spagnolo il suo successore. Sarebbe lui l'uomo giusto per riportare il Manchester a livelli di competitività internazionale. Gli sceicchi dei Citizens, però, avrebbero un'altra carta da giocare e da contrapporre alla grande tradizione dei loro dirimpettai: Txiki Begiristain, ex calciatore del Barcellona che con Pep ha in comune proprio l'avventura blaugrana. Lo spagnolo, direttore sportivo del City, avrebbe già pianificato il rilanci0: via Roberto Mancini, la cui posizione s'è fatta difficilissima dopo l'eliminazione dalla Champions e gli ultimi rovesci in campionato (-7 dalla vetta, preda proprio dell0 United), spazio a Guardiola per un progetto di lunga scadenza. Pep ha deciso, la Premier è nel suo destino.