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La Roma passeggia sui resti del Milan, ma resta terza

Giallorossi in vantaggio con Salah dopo 19 minuti e virtualmente secondi fino alla rete di Hamsik a Napoli al 44′. Nel secondo tempo, raddoppio dell’ex di turno El Shaarawy e del giovane Emerson prima della rete della bandiera di Bacca. Per i rossoneri di Brocchi ennesima figuraccia e fischi di San Siro. Senza idee e gioco, la finale di Coppa Italia è già un incubo.
A cura di Alessio Pediglieri
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San Siro si alza in piedi per Francesco Totti e fischia sonoramente il Milan. E' questo il riassunto di Milan-Roma finita con la vittoria giallorossa per 3-1 grazie alle reti di Salah, El Shaarawy e Emerson, con una rete per tempo che umilia gli uomini di Brocchi. Mai in partita, senza idee, incapace di imbastire in 90 minuti una sola azione offensiva degna di questo nome. L'ennesima figuraccia che chiude una stagione amara e umiliante che condanna anche la gestione Brocchi, già bocciata su tutta la linea. Per Spalletti e la Roma, invece, la conferma che le basi per migliorarsi e puntare in alto ci sono: Champions diretta cullata per una ventina di minuti, poi l'esplosione del Napoli di Higuain al San Paolo e il ritorno sulla terra, con un terzo posto da cui ripartire.

La voglia di dimostrare di essere almeno pronti per la imminente finale di Coppa Italia ha spinto il Milan di Brocchi di prendere molto sul serio la sfida di San Siro contro la Roma. Che conta poco in classifica ma moltissimo per l'autostima e il morale. Ma i rossoneri non fanno i conti con una Roma scesa a Milano per portare a casa l'intera posta e giocarsi fino alla fine la possibilità di uno straordinario secondo posto in classifica. Che arriva, inc maniera concreta quando Alex si addormenta nella propria area di rigore e regala a Salah la palla perfetta per superare Donnarumma. Con la rete dell'egiziano i giallorossi infatti salgono in seconda posizione con il Napoli che intanto pareggia con il Frosinone e si ritrova a 80 punti ma con lo svantaggio degli scontri diretti.

Ne nasce una gara strana, con gli ospiti che non insistono ma si limitano a controllare e approfittare laddove il Milan permette spazi e occasioni. Per gli uomini di Spalletti nessuna giocata sopraffina o invenzioni particolari: solo accademia e pragmatismo davanti all'ansia e alle difficoltà oramai croniche dei rossoneri. Che subiscono anche i fischi di San Siro, oramai infastidito da un Milan inguardabile e inaccettabile. E che per i primi 45 minuti non riesce a costruire nessuna azione offensiva interessante.

Bocciato su tutta la linea Mario Balotelli che viene sostituito da Brocchi nell'intervallo per Luiz Adriano. Ma la musica non cambia. Il Milan non ingrana, la confusione regna sovrana mentre è la Roma che detta legge, gioco e ritmi. E anche gol quando al raddoppio ci pensa l'ex di turno, Stephan El Shaarawy che mette in ghiaccio il risultato senza esultare davanti alla sua ex squadra e pubblico. Pubblico che si alza in piedi tributando una standing ovation a Francesco Totti inserito a metà ripresa da Luciano Spalletti. Il finale è ancora giallorosso, con spazio anche per il 3° gol firmato da Ederson, la risposta del solito Bacca e la classica girandola di sostituzioni in cui trova spazio anche Dzeko.

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