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La rivoluzione di Infantino sul mercato contro il potere (quasi) assoluto dei procuratori

Il numero uno della FIFA ha ribadito alcuni aspetti del programma che presenterà al Comitato Esecutivo della Fifa del prossimo 28 febbraio a Zurigo. Meno sessioni di mercato, meno potere ai procuratori e un tetto salariale per i giocatori. Tutto per combattere la corruzione e garantire maggior trasparenza.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai è ad un passio dalla ratifica: il calciomercato saluterà la sessione di gennaio che probabilmente sparirà dalla prossima stagione. Basta compravendite durante i campionati in corso per evitare che vi siano speculazioni o motivi di contrasto tra i vari club, sia a livello nazionale che internazionale e mettendo fine a spostamenti che a volte hanno scatenato sospetti e illazioni. A confermare la volontà della FIFA di togliere il mercato d'inverno è stato lo stesso presidente Infantino che intende regolare anche le commissioni per gli agenti, non escludendo un tetto salariale per i calciatori.

La rivoluzione di Infantino

Meno mercato e tetti salariali

Infantino, intervistato da l'Equipe, dà un taglio al mercato e lo fa in modo chiaro e perentorio: le ‘riparazioni' in corsa non potrann più essere effettuate dai vari club perché la sessione invernale chiuderà i battenti. Il numero uno FIFA intende anche mettere un limite alle commissioni per agenti e intermediari, introducendo il tetto salariale per i calciatori, da calcolare in base agli incassi dei club. Una vera e propria rivoluzione che vorrebbe togliere parte del potere in mano ai procuratori e tutelare i club sul monte stipendi.

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Più trasparenza e meno corruzione

Il tutto è stato rivelato durante l'intervista al quotidiano sportivo francese L'Equipe, dove Infantino ha precisato che il suo piano prevede "undici punti indispensabili" che devono essere analizzati "affinché venga garantita l'integrità del mondo del calcio e ci siano maggiore trasparenza e più equilibrio competitivo".

Via il mercato di gennaio

Secondo Infantino il calciomercato nell'anno solare 2017 ha prodotto un movimento complessivo di 5,1 miliardi di euro, e di questa cifra 400 milioni sono finiti in tasca ad intermediari. Troppi perché conferiscono troppo potere così tanti soldi, obbligando i club a volte a dover scendere a compromessi obbligati: "Bisogna stabilire un limite ben preciso. Solo così si può tornare alla normalità per ristabilire le giuste quantità di denaro pagate per prendere un giocatore".

Tetto salariale a tutela dei club

Per evitare squilibri e garantire maggiore competitività tra tutti i club – piccoli e grandi – il presidente porrà all'attenzione del prossimo comitato esecutivo della Fifa anche il tema del tetto salariale: l'intenzione è quella di trovare un modo per evitare "alcuni ostacoli giuridici e l'opposizione dei grandi club contro queste misure" dando più equilibrio e maggior possibilità a tutte le società.

L'appoggio dei procuratori

Tutto volto alla miglior trasparenza assoluta, per evitare giri sporchi di denaro, commissioni aumentate di nascosto, corruzione e compensi sotto banco. Un problema che Infantino conosce molto bene e che da tempo sta cercando di combattere in modo definitivo.

Devo anche dire che tanti procuratori sono d'accordo con me, e vorrebbero una maggiore supervisione di questo fenomeno. E' una questione di ‘ecosistema' del calcio, ora non ci sono regole certe e stabilite".

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