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La rivelazione di Neymar: “Ecco perché ho tolto il rigore a Cavani”

Il brasiliano per la prima volta rivela perché non ha voluto concedere a Cavani il penalty nel match con il Digione: “Sapevo del suo record, ma l’allenatore mi ha scelto come rigorista”.
A cura di Alessio Morra
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Neymar e Cavani formano una coppia d’attacco straordinaria, segnano a raffica, dominano in Francia e sognano la vittoria in Champions League. Ma non vanno d’accordo come Holly Hutton e Tom Becker, i gemelli del gol della ‘New Team’, squadra principale del cartone ‘Holly & Benji’. In più di un’occasione i due non se le sono mandate a dire. Il braccio di ferro lo ha sempre vinto il brasiliano, forte dei 222 milioni di euro spesi dal PSG per comprarlo. O’Ney ha spiegato perché nel match con il Digione non ha lasciato battere il rigore al compagno di squadra.

Le lite tra Neymar e Cavani

I due fenomenali attaccanti hanno litigato molto presto, già nel mese di settembre quando nel match con il Lione in due occasioni si mandarono a quel paese. Dopo quell’incontro Neymar ottenne lo scettro da rigorista e lo tolse a Cavani, che di quei rigori in realtà avrebbe bisogno adesso che è in lotta per la vittoria della Scarpa d’Oro.

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Perché Neymar non ha lasciato il rigore con il Digione a Cavani

Dieci giorni fa nel match di campionato con il Digione, che è stato travolto ed è andato via dal ‘Parco dei Principi’ con un sono 8 a 0, Cavani segna il gol d’apertura ed eguaglia così il record di gol nel club di Ibrahimovic. Neymar partecipa alla festa segnando in più di un’occasione.

Nel finale di partita l’arbitro decreta un rigore per la squadra di casa che Neymar non lascia a Cavani, che perde l’occasione di diventare il primatista assoluto di gol con il club (il record comunque lo ha battuto nel match con il Montpellier). Neymar lo trasforma tra le polemiche. In un’intervista al ‘Daily Mail’ l’asso brasiliano ha detto chiaro e tondo che lui è il rigorista della squadra e la scelta l’ha presa l’allenatore, che è colui che prende tutto le decisioni principali:

Era impossibile non sapere del suo record, ma il mister mi ha scelto come tiratore dei calci di rigore e non c’è nessun problema con tutto ciò. Tutti all’interno della squadra sanno cosa accede nello spogliatoio, l’allenatore decide e io mi sono preso questa responsabilità. Sono molto sereno e felice di essere qui con i miei amici e i miei compagni di squadra. Sono venuto qui a Parigi per fare la storia, dare il mio meglio e segnare un sacco di gol.

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