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La rissa in Chelsea-Manchester United. Ianni si scusa con Mourinho. Sarri: “Ha sbagliato”

Il finale teso a Stamford Bridge tra il Chelsea e il Manchester United è arrivato dopo che l’assistente di Sarri, Marco Ianni, ha provocato José Mourinho in seguito alla rete del pareggio di Ross Barkley e il tecnico portoghese nel post partita ha parlato ruolo da mediatore di Sarri: “Maurizio ha detto che avrebbe risolto il problema, mi ha portato nel suo ufficio e ho accettato le scuse di Ianni”. Il manager dei Blues ammette: “Era giusto scusarsi”.
A cura di Vito Lamorte
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Il finale teso nella sfida tra Chelsea e Manchester United ha fatto discutere molto di più del pareggio di Ross Barkley all’ultimo secondo. In occasione della rete si è sfiorata la rissa dopo che Marco Ianni, assistente di Maurizio Sarri, ha provocato José Mourinho esultando in faccia al portoghese e provocando una reazione davvero poderosa dello Special One. Non c'è stata alcuna frizione tra i due allenatori che al fischio finale si sono abbracciati e Mou ha spiegato così l'accaduto ai microfoni di Sky Sports:

Sono stato insultato da Ianni e non mi ha fatto piacere. Sarri è stato il primo a venire da me e dirmi che avrebbe risolto il problema: Maurizio mi ha portato nel suo ufficio per scusarsi e ha portato pure il suo assistente affinché si scusasse pure lui. Le ho accettate e non c’è altro da dire.

Il manager portoghese ha parlato del comportamento del braccio destro dell’ex tecnico del Napoli dello stesso Sarri dopo la partita:

Se le tue scuse sono sincere le accetto, perché ho commesso anch’io degli errori. Ho un certo livello di educazione, socialità e sport: ciò che ho fatto oggi l’avrei fatto a Madrid, Oporto e Milano, cerco di comportarmi sempre allo stesso modo.

Sarri: Giusto chiedere scusa

Tra Maurizio Sarri e José Mourinho non è successo assolutamente nulla ma il tecnico napoletano ha preteso come il suo assistente si scusasse personalmente con il manager dei Red Devils. Il tecnico del Chelsea nel post partita ha dichiarato:

Sinceramente, non ho visto quello che è successo, ma ho parlato con José e naturalmente ho parlato con il mio staff perché credo fossimo dalla parte del torto. E quindi l'ho affrontato immediatamente in privato. Se ho parlato con un membro del mio staff devo essere molto duro, ecco perché non posso venire qui e dire tutto altrimenti non sarei credibile con i miei uomini. Alla fine si sono chiariti: tutto era nato da un errore nostro derivato da un fraintendimento di qualche secondo prima. Avevamo torto ed era giusto chiedere scusa.

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