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La rinascita di Santi Cazorla: dopo 11 interventi e 630 giorni di stop, torna in campo

Il fantasista spagnolo è tornato a giocare a calcio dopo uno stop di quasi due anni. Dall’infortunio dell’ottobre 2016 con la maglia dell’Arsenal non è mai più potuto scendere in campo: 11 operazioni, un’infezione, un innesto cutaneo al piede. Il rischio di smettere col calcio. Poi, il ritorno, con il Villarreal.
A cura di Alessio Pediglieri
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Due anni di sofferenze, il calvario infinito, il rischio di dover appendere gli scarpini al chiodo e dire addio – anticipato – al calcio. Per Santi Cazorla, alla fine, è tornato il sereno, la lunga notte si è trasformata in alba tornando in campo in una amichevole contro l'Hercules, con la maglia del Villarreal.

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Una vera e propria rinascita, personale ancor prima che sportiva: Cazorla era reduce da un brutto infortunio al tendine del piede destro che lo ha tenuto fuori dal campo 21 mesi, e adesso è tornato in campo con la maglia del club spagnolo, solamente per un incontro di metà estate ma comunque un impegno fondamentale per il fantasista iberico.

630 giorni di sofferenze. Il calvario è stato quasi infinito, scandito da undici operazioni e un'infezione dopo, lo spagnolo ha ritrovato il sorriso godendosi l'ovazione dei propri tifosi del "sottomarino giallo" che  non sono voluti mancare al Mini Estadi della Ciudad Deportiva per la prima uscita stagionale ufficiale.

Operazioni, infezioni, innesti. Tutto era iniziato in una terribile partita di metà autunno del 2016: Arsenal-Ludogorets del 19 ottobre. Cazorla vestiva la maglia del club di Londra ma da quell'infortunio non è mai più riuscito a rientrare in campo coi Gunners. Il problema si è complicato cammin facendo, obbligandolo a ben undici interventi chirurhici, senza dimenticare l'infezione all'osso del piede, e la necessità di un innesto cutaneo-

Dall'addio al calcio al ritorno in amichevole. Tutte queste complicanze, unite a molti altri problemi medici hanno fatto spesso temere al peggio, con il rischio serio di abbandonare il mondo del calcio. Solo la forza di volontà dello spagnolo è stata più forte di tutto e di tutti e contro l'Hercules è tornato ad indossare le scarpe da calcio per una prima sgambata che potrebbe significare la fine del tunnel e l'inizio di una nuova vita, personale e professionale.

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