La rinascita di Pato: 2 gol al Danubio in Copa Libertadores
Otto gol in sette partite giocate con il San Paolo nel 2015. Alexandre Pato sembra finalmente rinato, per la gioia dei tifosi e del club trascinato dalle reti dell'ex attaccante del Milan. Il ‘papero' è stato l'autentico protagonista al debutto in Copa Libertadores: sua la doppietta che ha steso gli uruguaiani del Danubio (4-0, il risultato finale in favore dei brasiliani con Cafu e Reinaldo che completano il poker) e fatto esplodere il tifo paulista. Quattro giri di lancette e compie la prima magia, "un golazo" come lo definisce il telecronista della tv sudamericana che racconta in maniera molto colorita l'azione del vantaggio: un destro al volo che si spegne all'incrocio dei pali mette un'ipoteca sul match. L'attaccante attraversa un buon momento di forma e, quasi allo scadere della prima frazione, concede il bis: 2-0 e partita che può dirsi già in archivio considerata la cifra tecnica di un avversario che si mostrerà incapace sia di reggere il confronto sia di abbozzare una reazione.
Riscatto. Dopo essersi lasciato alle spalle l'avventura poco felice con il Corinthians (inviso ai sostenitori del ‘Timao', definito ‘rotto' dalla società), Pato sta guadagnando poco alla volta fiducia, terreno perso, credibilità e soprattutto il sostegno della piazza. Il ‘tricolor' vola, la squadra di Ramalho ha una marcia in più da quando può beneficiare dell'ex punta milanista. Luis Fabiano, Kardec e Jonathan Cafu sono i calciatori che si alternano in avanti accanto a lui, divenuto ormai una certezza. "Vogliamo davvero vincere questa competizione – ha ammesso Pato – e faremo del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo".
Le voci di mercato – immancabili – lo hanno spesso associato a squadre italiane per un clamoroso ritorno in Serie A: l'Inter, il Napoli e la Fiorentina le società di volta in volta (nel novero s'è aggiunto anche l'Everton) accostate al Papero che dal Milan era andato via dopo un'avventura scandita da continui infortuni. Adesso è rinato, nel mirino ha Dunga e la Seleçao nella speranza che il commissario tecnico si accorga di lui e gli offra una chance.