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La nuova vita di Francesco Coco, insegnare calcio ai più piccoli

Dal chiacchiericcio del gossip (le foto nudo in barca assieme ad amici) ai pettegolezzi sulla vita da dandy tra belle donne (Manuela Arcuri), Dubai, l’Isola dei Famosi e il Billionaire, la carriera da calciatore fermata da problemi fisici: Francesco Coco riparte da una scuola calcio e lascia alle spalle ogni cosa. A 42 anni ha investito in una nuova attività.
A cura di Maurizio De Santis
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"Se diventi un calciatore professionista mi taglio i c…", disse Fabio Capello a Francesco Coco. "Mister, prepari le forbici", fu la replica del ragazzo di Paternò, il ‘siciliano' come lo chiamavano a Barcellona. La vita da calciatore è tutta qui, in quel botta e risposta. In quelle occasioni mancate tra Milan, blaugrana, Inter e la maglia della Nazionale. In quella carriera che sembrava promettere grandi cose e un futuro luminoso in mezzo al campo. Luminoso lo è stato ma fuori dal rettangolo verde… per i flash dei fotografi – pardon dei paparazzi – che hanno braccato la vita del giocatore abbastanza da togliergli il fiato, per il chiacchiericcio del gossip (anche quello più licenzioso), per le storie d'amore/flirt/conquiste che gli hanno attribuito. Del resto, se hai accanto a te Manuela Arcuri come fai a passare inosservato?

Francesco Coco, ex di Milan, Inter, Barcellona, Nazionale (immagine tratta dalla pagina ufficiale su Facebook)
Francesco Coco, ex di Milan, Inter, Barcellona, Nazionale (immagine tratta dalla pagina ufficiale su Facebook)

Ecco, Coco non c'è mai riuscito suo malgrado. Sembrava che i guai lo andassero a cercare. Nemmeno se avesse voluto lo avrebbero lasciato in pace. E quando pensa a quella frase pronunciata dall'ex allenatore è come azionare il rewind e ripercorrere a ritroso tutto ciò che era scritto nella sfera di cristallo, compreso che a 30 anni – a causa di problemi fisici – ha solo potuto chiudere col calcio giocato. Capello ha salvato i coglioni, lui ha appeso le forbici accanto agli scarpini.

Cosa fa oggi Francesco Coco

A 42 anni, dopo qualche esperienza nel mondo dello spettacolo (Isola dei Famosi), il Billionaire di Briatore e le pubbliche relazioni, Dubai e l'attività di imprenditore, ha investito in una nuova attività (una scuola calcio a Pomigliano d'Arco – Napoli -, come raccontato da Gianluca Di Marzio) lasciando tutto alle spalle. Etichette scomode di quelle che ti appiccicano addosso e poi fai fatica a togliere perché la gente è così: crede a tutto, o quasi.

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Il gossip ‘tossico' sulla vita privata

Pregiudizi e fake news lo hanno spesso accompagnato. A cominciare dalle voci su un suo presunto consumo di stupefacenti (ipotesi smentita con con forza dallo stesso ex calciatore).

Dicevano che mi drogavo anche quando giocavo ma non ho mai toccato cocaina – ha ammesso Coco -. Avrò fatto 1500 prove antidoping, altri prelievi del capello a sorpresa ma niente è mai emerso la riguardo. Bastava una serata fuori, una bella ragazza accanto e automaticamente ero un tossico.

La foto nudo in barca e i pettegolezzi sessuali

Immaginate di stare in mezzo al mare tra amici. Immaginate di fare una goliardata alla ‘Amici miei'. Coco si trovava su una barca: prendeva il sole nudo ed era in compagnia di persone fidate. Paparazzato, quel che ne scaturì fu una coda di pettegolezzi pruriginosi.

Stavo prendendo il sole nudo coi miei migliori amici – ha aggiunto -. Questo c’era nelle foto: sorrisi e qualche costume in meno. Niente di sessuale. Per me potevano anche uscire, non c’era nulla di compromettente

Guai fisici, operazione e poi addio calcio giocato

Cosa è successo a quel ragazzo che aveva una carriera spalancata davanti? La buona sorte non gli è stata amica, entrando in tackle su di lui proprio quando stava per spiccare il volo. Lui era sul trampolino, lei (la sfortuna) alle spalle a dargli la spinta per farlo ruzzolare giù…

L'inizio della mia fine è nel novembre del 2003. Avvertii un dolore molto forte alla gamba sinistra e in tutta la zona lombare dopo la partita Inter-Ancona. Lo staff medico mi consigliò di sottopormi a una piccola operazione per disostruire il nervo. Mi dissero che dopo 40 giorni avrei recuperato invece restai fuori un anno e tre mesi. Ebbi paura di non riuscire più a camminare.

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