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La Nazionale di Roberto Mancini, i convocati (possibili) del nuovo ct

Da Donnarumma e Balotelli, il modulo e le possibili scelte di Roberto Mancini alla guida della Nazionale tra ricambio generazionale e necessità di ripartire dopo il flop del Mondiale mancato.
A cura di Maurizio De Santis
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Come giocherà la Nazionale di Roberto Mancini? Quali saranno i calciatori convocati in Azzurro? Da chi ripartirà il neo commissario tecnico e quali saranno i volti nuovi dell'Italia chiamata a cancellare il fallimento della mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018? Servirà attendere ancora poche settimane per avere un quadro più chiaro: perché la matassa di dipani e si arrivi all'ufficialità è anzitutto necessario che – una volta rescisso il contratto con lo Zenit – l'allenatore formalizzi il proprio accordo con la Federazione indicando staff e budget previsto per l'esperienza a Coverciano. Poi, complice il debutto in amichevole con l'Arabia Saudita (28 maggio) e i test con Francia e Olanda (1 e 4 giugno), sarà il momento delle scelte. Ma è da settembre – con la Nations League – che le gare avranno un peso differente e si comincerà a fare sul serio.

Il modulo e due ‘vecchie conoscenze'. L'ex allenatore dell'Inter potrebbe puntare tutto sul 4-2-3-1 oppure optare per il 4-3-1-2 cambiando interpreti e puntando sulla valorizzazione di quei giovani che maggiormente si sono messi in evidenza in questa stagione. Tra presente e futuro (la qualificazione a Euro 2020 e il piano per arrivare alla Coppa del 2022 in Qatar da protagonisti), quanto ai nomi in agenda la novità assoluta sarebbe rappresentata dal ritorno (finalmente, dopo il ‘due di picche' ricevuto da Ventura e Di Biagio) di Mario Balotelli, attaccante di cui ‘Mancio' ha sempre avuto stima e che per caratteristiche tecniche (prima punta forte fisicamente) al momento non ha eguali in Italia. Così come ipotizzare, almeno per l'immediato, il rientro in Azzurro di Criscito (terzino sinistro dello Zenit) non è azzardato.

Ricambio generazionale, serbatoio da cui attingere. Addio a Buffon, tra il pali il futuro è di Donnarumma (con Perin, Cragno e Meret alle spalle del numero uno milanista). In difesa con Bonucci e Chiellini a garantire continuità ed esperienza internazionale ci saranno anche Caldara e Romagnoli, mentre Darmian, De Sciglio e Spinazzola sono i maggiori candidati per una maglia sulle corsie laterali oltre all'ex genoano. A centrocampo riflettori puntati sul cagliaritano Barella, Gagliardini dell'Inter, Pellegrini della Roma, Jorginho del Napoli e Verratti del Psg. Sugli esterni Insigne e Chiesa sono un passo davanti a tutti così come lo juventino Bernardeschi potrebbe tornare utile alle spalle delle due punte.

In prima linea. Già, l'attacco… è stato il tallone d'Achille della Nazionale che nemmeno è riuscita a impensierire la Svezia nel doppio confronto dei playoff. Ciro Immobile guida la classifica marcatori in Serie A, è stato finora protagonista di una stagione straordinaria (41 gol finora, di cui 29 in campionato) ma non è una prima punta vera. Balotelli, invece, lo è e ha maggiore esperienza internazionale anche rispetto al giovanissimo Cutrone oppure allo stesso Belotti reduce da un'annata in chiaroscuro. A meno di sorprese, dovrebbero essere questi quattro gli attaccanti di ruolo con i quali ricominciare. Per adesso si tratta solo di supposizioni, in attesa che arrivi la fumata bianca.

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