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La moviola di Milan-Juventus, perché da regolamento Benatia andava espulso sul rigore

Cosa dice il regolamento sugli episodi da moviola in Milan-Juventus: in entrambe le situazioni protagonista in negativo è il difensore della Juventus, Mehdi Benatia, che ha rischiato grosso in occasione del calcio di rigore concesso ai rossoneri. Già ammonito per un brutto fallo su Bakayoko, il centrale bianconero avrebbe meritato il secondo giallo per il fallo di mano: interrompe quella che viene definita ‘azione promettente’, intercettando volontariamente il pallone. Può essere chiara azione da gol? L’interpretazione di Mazzoleni è diversa considerando la posizione di Higuain e ancora il possibile intervento di Chiellini o l’uscita del portiere.
A cura di Maurizio De Santis
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Dal 34° al 38° del primo tempo. Quattro minuti nei quali Mehdi Benatia – preferito da Allegri al posto di Bonucci, fischiatissimo – ha rischiato di rovinare tutto ed essere espulso. Sì, il difensore della Juventus avrebbe meritato, a termini di regolamento, la doppia ammonizione e quindi il rosso che lo avrebbe spedito negli spogliatoi a una manciata di minuti dal duplice fischio. Cosa è successo? Due gli episodi da moviola relativi ad altrettante azioni che lo hanno visto protagonista in negativo.

La prima ammonizione a Benatia

Il cartellino giallo ci sta tutto, basta dare un'occhiata alla dinamica dell'azione per capirlo. L'intervento di Mehdi Benatia su Bakayoko è irruento, scomposto, pericoloso. Il difensore marocchino non colpisce il centrocampista rossonero con la prima gamba ma con quella di richiamo e l'intervento è al limite del regolamento: lo prende sulla tibia col rischio di procurargli guai peggiori di una ‘semplice' botta. Il direttore di gara non ha dubbi ed estrae il cartellino giallo. Proteste inutili dal parte dello stesso Benatia e dei compagni di squadra: minuto numero 34, il fallo è netto ed è giusta la decisione di Mazzoleni.

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Il ‘giallo' mancato sull'azione del rigore per il Milan

Quattro giri di lancette: il cronometro segna il 38° quando al Milan viene concesso un calcio di rigore per l'intervento di Benatia. C'è un cross dalla destra in area di rigore con Higuain che ruba il tempo all'ex compagno di squadra e fa propria la sfera. La palla deviata dall'argentino colpisce il braccio largo del difensore (dalle immagini si nota come non sia inerte ma intercetti la traiettoria). Rigore netto di cui l'arbitro Mazzoleni non ha immediatamente contezza e viene concesso solo dopo la on field review, grazie alla segnalazione dalla control room del Var che lo invita a verificare meglio la dinamica dell'azione. Il Pipita s'incarica della battuta ma sbaglia dagli undici metri.

Perché Benatia andava espulso. A termini di regolamento, però, Benatia avrebbe meritato il secondo cartellino giallo con relativa espulsione perché interrompe quella che viene definita ‘azione promettente', intercettando volontariamente il pallone. Perché Mazzoleni non ha estratto il cartellino giallo? Con ogni probabilità perché ha ritenuto l'azione non una chiara occasione da gol potendo verificarsi ancora il possibile intervento di Chiellini o l'uscita del portiere.

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