La Milano senza Europa: il flop storico di Inter e Milan
Un flop totale che non ammette alcuna scusante: la Milano calcistica resta fuori dall'Europa mentre quella politica e sociale è al centro del mondo con Expo2015 e proprio nell'edizione in cui la finale della Champions League si giocherà nella Scala del Calcio, San Siro la casa – ad oggi – dei due club meneghini. Un contrappasso che punisce giustamente Milan e Inter contemporaneamente senza alcuna qualificazione nelle Coppe Intercontinentali, in quello che si sta trasformando in un Purgatorio prolungato, quasi senza fine, relegando al margine del calcio che conta due realtà che in Europa e nel Mondo hanno comunque scritto pagine importanti. Se per il Milan la certificazione di un anno ‘sabbatico' dalle Coppe era cosa oramai certa ben prima della fine del campionato, per l'Inter l'agonia è stata ancor più lenta e beffarda con l'esclusione arrivata a 90′ dal fischio finale. Con la sconfitta dell'Inter a Marassi contro il Genoa infatti, alla penultima giornata, è stato confermato il disastro della Milano calcistica. Non era mai successo prima, un fallimento clamoroso per Roberto Mancini e Filippo Inzaghi.
I nerazzurri devono fare i conti con una stagione controversa dove c'è stato il passaggio di consegne in inverno tra Mazzarri e Mancini, una serie infinita di scivoloni, anonime sconfitte, sfide più alla fortuna che all'avversario di turno, spesso perdendo il confronto. Pesantissima, in ultimo, la rete di Kucka a un minuto dalla sfida d'Europa tra Genoa e Inter, dopo che i nerazzurri si sono visti annullare due reti e colpiti due pali. Il 3-2 conclusivo ha estromesso ufficialmente anche l'Inter dalla prossima Europa League, dalla quale era già uscito il Milan. Non era mai successo prima dal 1955/56 a oggi, anche perché per le prime edizioni la Coppa delle Fiere si giocavano su tre anni, ma il capoluogo lombardo nella prossima sarà rappresentato dal solo stadio Meazza per la finale di Champions League. Il declino è ancor peggiore se si sottolinea come – comunque – resti indiscussa la supremazia milanese in campo nazionale: al secondo posto, decisamente staccata, c'è Torino con 69 partecipazioni (51 della Juve e 18 del Toro) e sei trofei vinti, tutti dai bianconeri: due Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe e tre Coppe Uefa.
Da sessant'anni a questa parte sia Inter che Milan hanno giocato insieme in Europa per 34 stagioni, mentre nelle restanti 26 almeno una delle due aveva lottato per alzare un trofeo prestigioso. Adesso un declino imbarazzante dove si stenta a vedere la fine del tunnel. L'Inter ha subito anche uno storico passaggio societario con l'avvento di Thohir che, se da un punto di vista economico sta risanando le casse societarie stressate dalla ventennale gestione Moratti, ancora stenta a mostrare un progetto sportivo degno di questo nome. Il Milan, anch'esso vicino alla storica cessione da parte del presidente Berlusconi, ha navigato in acque torbide con Inzaghi che da gennaio a maggio ha vissuto ogni domenica come una interminabile novena che lo ha condannato al fallimento nel suo primo anno di gestione tecnica della prima squadra.
Dal 1955 al 2015 un disastro sportivo di tale portata era accaduto. Negli ultimi sessant'anni la Coppa dei Campioni – che si è trasformata in Champions League – la Coppa delle Fiere – che è diventata prima Coppa Uefa e poi Europa League, inglobando – in questa ultima versione – la Coppa delle Coppe hanno visto almeno una delle due milanesi sempre presente. Anzi, nella maggioranza dei casi, entrambe sono rientrate fra le partecipanti con una costanza importante tanto che solo Vienna e Madrid arrivano a condividere il primato meneghino, con una squadra costantemente sulla scena europea. E solo Madrid regge il confronto con Milano per i trofei conquistati: la capitale spagnola è a quota 15, la stessa raggiunta da rossoneri e nerazzurri grazie a 10 Coppe dei Campioni o Champions Cup (sette del Milan e tre dell'Inter), due Coppe delle Coppe (vinte dal Milan) e tre Coppe Uefa (appannaggio dell'Inter).
Una Milano da dimenticare. Sicuramente non da bere o da andare a vedere allo stadio. Quanto alle partecipazioni europee, fino ad oggi era l'Inter ad aggiudicarsi il derby con il risultato di 50-44. Il capoluogo lombardo è solo dodicesimo in questa classifica, guidata da Budapest (136 partecipazioni complessive), Sofia (126), Istanbul e Bucarest (121), ma tutte queste città (come anche Lisbona, Vienna, Belfast, Belgrado, Praga, Madrid e Atene) hanno messo in campo tre o più squadre, mentre soltanto Glasgow (con Celtic e Rangers rispettivamente a 50 e 48 presenze) riesce a sopravanzare Milano potendo contare su non più di due club.