La mandrakata del St. Pauli, l’allenatore è una controfigura in maschera
Una mandrakata. L'escamotage adottato dal St. Pauli – società tedesca di Amburgo che milita nella Zweite Liga – strappa un sorriso e porta alla memoria la scena di ‘Febbre da cavallo', con Gigi Proietti (alias Mandrake) che sfrutta la somiglianza con il fantino italo-francese Rossini e ne usurpa il posto. Ecco in Germania è avvenuto più o meno una cosa simile in occasione della della presentazione del suo nuovo giocatore, Marvin Ducksch, arrivato dal Borussia Dortmund. Flash dei fotografi, clic di rito con il calciatore che si mette in posa con la nuova maglia, direttore sportivo e allenatore che gli sono affianco e sorridono a margine dell'annuncio ufficiale, sullo sfondo c'è il Millerntor (stadio e quartier generale della squadra). Tutto molto bello.
Cosa c'è di strano? E dov'è la mandrakata? A guardare bene la foto, però, un occhio attento s'accorge che c'è qualcosa di strano, che i tratti somatici di uno dei soggetti raffigurati sono artefatti. Nulla di strano per Thomas Meggle (direttore sportivo) e Marvin Ducksch (il neo acquisto, al centro della foto) non destano particolare sospetto. Tutto cambia invece se si fa attenzione al volto di Ewald Lienen (l'allenatore che nell'immagine è posizione sulla sinistra) che appare come deformato. Cosa gli è successo? Nulla, semplicemente la persona che compare nella foto non è il tecnico ma una controfigura che ha prestato il proprio corpo – indossando una maschera – perché la conferenza stampa ufficiale fosse al completo.
Nessun ribaltone o crisi dell'ultima ora, il tecnico non era presente perché impegnato in faccende personali. A svelare la ‘mandrakata' è stata la stessa società di Amburgo che a poche ore di distanza ha pubblicato sui propri profili social la foto della maschera con l'hashtag #EwaldMaske. Un espediente che ha fatto sorridere tifosi e utenti.
