La Liga accusa, il Barcellona risponde: “Noi ridicoli? Vergognatevi”
Il clima è sempre più torrido nella Liga spagnola, dopo il caso della bottiglietta del "Mestalla" e in seguito alla sentenza della commissione disciplinare che ha accusato Messi e compagni di aver avuto un "comportamento ridicolo". L'episodio che ha dato il via alla guerra tra la commissione disciplinare spagnola e il Barcellona è accaduto al 94esimo della sfida tra il Valencia di Cesare Prandelli e la squadra blaugrana. Dopo il rigore che ha regalato il successo ai blaugrana, dalla curva di casa è volata una bottiglietta d'acqua che ha colpito in testa Neymar. Nelle ore successive, a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato anche il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas: "Tutti abbiamo visto quelle immagini – ha dichiarato a "SportYou" – Dobbiamo pensare anche all’aspetto educativo, ci sono milioni di bambini che ci guardano. Se i miei figli mi vedessero fingere, io proverei vergogna".
Lo sfogo blaugrana e l'individuazione del colpevole
Dopo la sentenza della commissione disciplinare, che ha definito "ridicolo" il comportamento di Neymar e dei giocatori di Luis Enrique, il Barcellona si è fatto sentire con una dura risposta pubblicata sul proprio sito internet. Nella nota ufficiale, il club blaugrana ha infatti chiesto al TAD (il Tribunale Amministrativo dello Sport spagnolo) "che siano avviate procedure disciplinari per le dichiarazioni e valutazioni inaccettabili sugli episodi della partita di sabato scorso. Allo stesso tempo, l'FC Barcelona desidera censurare pubblicamente Javier Tebas e da questo momento lo sfiducia totalmente nella sua carica di presidente della LFP". In attesa del nuovo "round", è stato intanto identificato l'autore del lancio: un ragazzo di 17 anni socio e membro della Curva Nord del club valenciano. A risalire al colpevole è stata la polizia che, con l'aiuto del club, ha visionato le immagini video e localizzato il ragazzo.