La lezione di Zidane al Barcellona: un capolavoro di tattica e psicologia
Il Real Madrid esce dal Camp Nou a testa alta e soprattutto con una vittoria che sa di rivincita e d'orgoglio. Che mancava ai Blancos dall'ultima volta che avevano incontrato il Barcellona, al Bernabeu, quando uscirono tra i fischi della contestazione e sommersi dal poker catalano. Erano i tempi di Rafa Benitez, oggi dimenticati davanti alle merengues di Zidane, capaci di subire e rimontare, finendo in bellezza, con una traversa e un altro gol annullato (ingiustamente) a decretarne le indubbie qualità. Senza attenuanti o scuse da parte degli azulgrana che hanno sbagliato a considerare il match in ghiacciaia davanti al botta e risposta in sei minuti tra Piqué e Benzema e non capire che di fronte aveva un tecnico che al debutto ha saputo rileggere il match in corsa, cambiare scelte e dare scacco alla capolista.
Un capolavoro di Zidane, per il lavoro fatto sulla testa dei propri giocatori ma anche per le scelte e le decisioni prese in campo. Un Real Madrid che aveva moltissimo da perdere perché una nuova sconfitta nel Clasico avrebbe riaperto ferite e crepe in un ambiente dilaniato da problematiche interne che si trascinano oramai da inizio stagione. Invece, il francese, al suo debutto come allenatore sulla panchina dei Blancos in un derby con il Barça ha stupito tutti mettendo in campo una squadra solida, motivata, determinata.
Non servirà nulla ai fini della classifica, poco conta anche che si è riusciti a fermare il Barcellona dopo 39 match consecutivi positivi. L'importante è stato dimostrare che, malgrado tutto e tutti, questo Real è più vivo che mai e lo ha dimostrato nei suoi uomini migliori: Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. Annichilendo il ‘tridentazo' delle meraviglie incapace di trovare la via del gol. E le parole di Zizou a fine gara sono piùà che eloquenti in merito: "Quando vedi la tua squadra battersi così in campo, non puoi che essere soddisfatto. Questa vittoria può essere la svolta per noi. Adesso andiamo anche con uno spirito diverso in Germania per la Champions League"
Una dimostrazione di forza e capacità nel ridare fiducia ad un ambiente destabilizzato proprio nel momento più delicato: al Camp Nou la pressione era tutta sui Blancos chiamati a non crollare su una sconfitta annunciata. Salvando il salvabile e presentandosi alla ripartenza della Champions League senza polemiche e contestazioni: missione riuscita. Adesso, anche se la Liga è un affare archiviato, questo Real firmato Zidane torna a fare paura anche in Europa.