La Lazio soffre e poi si sveglia: Parolo castiga l’Empoli
Squadra che vince non si cambia. Inzaghi rischia la stessa formazione per la terza volta consecutiva e porta a casa una vittoria pesante. Pesante perché arrivata contro una squadra difficile da affrontare, che per buona parte del primo tempo ha giocato con aggressività e reso difficile la vita all'avversario. Reduce dalla vittoria di misura con il Frosinone, la Lazio ha dunque saltato l'ostacolo toscano e può ora concentrarsi sull'esordio in Europa League con l'Apollon. L'Empoli esce battuto ma non ridimensionato. Con questa grinta e con questo spirito, la formazione di Andreazzoli potrebbe davvero fare un buon campionato.
Empoli in palla
Non è ancora la migliore Lazio e nei primi trenta minuti si vede. La squadra di Simone Inzaghi soffre inizialmente il 4-3-2-1 dell'Empoli: studiato per bloccare i rifornimenti e per ripartire a tutta velocità. L'ex Roma Andreazzoli (che ritrova l'incubo Lulic, dopo la famosa vittoria laziale nella finale di Coppa Italia del 2013) "impacchetta" bene la partita e propone una formazione attenta in difesa, aggressiva nel mezzo e brillante in avanti grazie alle giocate di Zajc e Krunic: due giocatori davvero interessanti.
Di fronte ad un avversario fisicamente poco reattivo e quasi nullo in attacco, la formazione toscana fa un figurone e crea la prima palla gol con Acquah (fermato da Strakosha con un miracolo) e poi con Zajc che spara alle stelle sulla ribattuta del portiere. Passato lo spavento la Lazio fa qualcosa di più nel finale di primo tempo e sfiora la rete con un destro dal limite di Milinkovic-Savic e con il palo colpito di testa da Wallace.
Parolo spacca la partita
Dopo 45 minuti non esaltanti, la Lazio torna in campo con un altro atteggiamento e trova subito il vantaggio con Parolo: bravo ad inserirsi nell'area piccola toscana e a battere Terracciano. L'Empoli subisce il colpo, perde sicurezza e geometrie e presta il fianco alle avanzate biancocelesti. Andreazzoli correi ai ripari: fuori Zajc per La Gumina e passa al 4-3-1-2, con l'ex Palermo a fianco di Caputo. Inzaghi risponde alla mossa del collega e, dopo aver inserito Caceres al posto di Radu (infortunato), sceglie Correa e toglie Milinkovic-Savic.
L'ultimo quarto di gara è equilibrato, anche se caldo e stanchezza si fanno sentire, soprattutto nei padroni di casa che chiudono la partita con una formazione molto offensiva. L'occasione per il pareggio capita a Caputo (conclusione alta) e sul destro di Capezzi: tiro bloccato senza problemi da Strakosha. L'assedio finale dei padroni di casa, durante il quale la Lazio ha preso un palo con Correa, si spegne al triplice fischio di Orsato e dopo un miracolo pazzesco di Strakosha al 94esimo. La Lazio vince e festeggia. Per l'Empoli ci sono comunque gli applausi del "Castellani".