La Lazio sbanca il “Franchi” e inguaia Vincenzo Montella
Archiviati i due anticipi, con la vittoria della Roma ed il pareggio inaspettato della Juventus contro il Sassuolo, Stefano Pioli porta a casa tre punti fondamentali dopo lo scontro diretto con la Fiorentina, fino ad oggi appaiata insieme ai biancocelesti a quota nove punti in classifica. E' stata una partita dai due volti, quella andata in scena all'ora di pranzo al "Franchi" di Firenze. Una sfida che ha "certificato" la crescita della Lazio (alla terza vittoria consecutiva) e la difficoltà di Vincenzo Montella a sopportare il doppio impegno (i viola saranno, nei prossimi giorni, nuovamente in campo per l'Europa League) e, soprattutto, a riproporre in maniera costante il gioco spettacolare che, nella scorsa stagione, era diventato il marchio di fabbrica del tecnico campano. Il passo falso di oggi, lascia la Fiorentina in una posizione decisamente inaspettata: il tutto a pochi giorni dal ritorno in campo in Europa e dalla sfida di San Siro contro il Milan di Pippo Inzaghi. La Lazio, invece, sorride e può continuare a lavorare in tranquillità: di questi tempi, opportunità senza prezzo in questa fase di stagione.
Primo tempo biancoceleste, ripresa viola – Reduce dalla rotonda, e convincente, vittoria contro l'Inter, la Fiorentina è partita con il "braccino", nel lunch match della settima giornata di Serie A. Davanti ad una Lazio ben messa in campo, la squadra viola ha faticato a trovare spazi invitanti, lasciando progressivamente campo all'avversario. Un "regalo" inatteso, che la Lazio ha scartato al 35esimo con una bella azione che ha permesso a Djordjevic di realizzare il suo quinto gol stagionale. Una zampata che ha avuto il merito di rendere ancor più "passiva" la Fiorentina che, accusato il colpo, rischiava ancora nel finale di primo tempo, quando Neto negava il raddoppio a Candreva. L'intervallo, arrivato come un gong per un pugile suonato, è stato utile a Montella per riportare un po' d'ordine (grazie anche all'inserimento di Borja Valero) e di furore agonistico nella sua squadra. Dopo lo "shampoo" energetico, subìto dal proprio allenatore, i giocatori della Fiorentina hanno infatti messo in mostra il meglio di sé, aggredendo l'avversario e rinchiudendolo nella propria trequarti. I secondi 45 minuti di gioco, hanno messo in mostra un'altra squadra: aggressiva in ogni reparto e finalmente più efficace davanti a Marchetti. Dopo la splendida rovesciata di Aquilani, terminata sul palo al termine di un fantastico schema su punizione, i viola hanno schiacciato l'undici di Pioli fino alla fine senza trovare il gol del pareggio e lasciando lo spazio, nel finale, per il gol decisivo (in contropiede) di Lulic. Montella esce sconfitto e, senza i gol di Pepito Rossi e Mario Gomez, pare destinato a soffrire ancora per qualche settimana. Pioli, invece, ha centrato un bel "tredici" al Totocalcio. Con un Djordjevic in queste condizioni, tenere in panchina sua maestà Klose non è più così blasfemo.
Pronti per l'Europa – I ragazzi di Vincenzo Montella, dovranno ora concentrarsi per la temibile trasferta in Grecia. Nella terza sfida di Europa League, dopo le due vittorie iniziali contro Guingamp e Dinamo Minsk, la Fiorentina cerca il lasciapassare per una probabile comoda qualificazione. Nella bolgia dello stadio "Toumba", impianto di Salonicco che ospita le gare interne del Paok, i gigliati troveranno un clima surriscaldato, dopo la sconfitta in Francia. In casa, i ragazzi di Angelos Anastasiadis sanno trasformarsi. Ne sanno qualcosa i bielorussi della Dinamo Minsk, sotterrati di gol nella partita d'esordio di questa Europa League. In casa Lazio, invece, si lavorerà in vista della partita interna contro il Torino. I frutti del lavoro di Stefano Pioli, che in questo campionato era partito con una brutta sconfitta a San Siro, cominciano a farsi vedere e questa terza vittoria consecutiva ne è la testimonianza più evidente. L'obiettivo dei biancocelesti è riconquistare l'Europa: questo "colpaccio" a Firenze, strappato con merito e buona capacità di soffrire, lascia ben sperare i tifosi. La Lazio è in crescita e, avanti di questo passo, l'Europa non può essere certo un miraggio per la società di Claudio Lotito.