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La Juventus si ferma a Reggio Emilia e vede la Roma avvicinarsi

I campioni d’Italia non vanno oltre il pareggio a Reggio Emilia, di fronte ad un ottimo Sassuolo. Dopo il gol di Zaza, è stato Pogba a riacciuffare il risultato. Un brutto passo falso, a pochi giorni dalla sfida di Champions League, che riavvicina Rudi Garcia alla vetta.
A cura di Alberto Pucci
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Digerite le polemiche del big match contro la Roma, e dopo la larga vittoria dei giallorossi contro il Chievo nell’anticipo delle ore 18, la Juventus si è fermata a Reggio Emilia, mancando la sua vittoria numero sette in campionato. Il passo falso bianconero, inatteso e giusto per ciò che si è visto in campo, è una boccata d’ossigeno per la nostra Serie A e rianima la principale antagonista per il tricolore che, due settimane fa, era rimasta scottata dal confronto diretto con i bianconeri. Se Di Francesco sorride per la prova gagliarda dei suoi, Allegri non può, però, fare altrettanto. Il tecnico livornese, a pochi giorni dal turno europeo, ha sbattuto il muso per l’ennesima volta al “Mapei Stadium”: location dove venne scritta la parola “fine”, alla sua esperienza da allenatore del Milan. La serata di Reggio Emilia, non solo ha ridotto il vantaggio sulla Roma ma ha anche aperto crepe nella fiducia dei campioni d’Italia: oggi parsi sotto il loro livello qualitativo “standard”. Allegri dovrà riflettere molto sulla prestazione e, soprattutto, rimettere insieme i cocci, specialmente in difesa: reparto zavorrato dagli infortuni e spesso in difficoltà davanti alle sfuriate di Zaza e compagni.

Grinta Sassuolo – Chi si aspettava un Sassuolo in soggezione, avrà avuto modo di ricredersi dopo pochi minuti di gioco. I neroverdi sono stati capaci di mettere in soggezione la vecchia signora, sin dall'avvio. Berardi, Zaza e Sansone, tridente di tutto rispetto, hanno messo in evidenza le piccole incomprensioni della difesa juventina. Letale quella del 13esimo del primo tempo, quando Simone Zaza freddava Buffon con la retroguardia bianconera che rimaneva a guardare impassibile, tradita dalla traiettoria "sporca" di un tiro-cross neroverde. Un gol che i campioni d'Italia impattavano subito, dopo soli sei minuti, con il destro a "giro" di Paul Pogba. L'equilibrio del primo tempo, si è protratto per tutta la gara, specialmente nella ripresa quando le occasioni sono arrivate in entrambe le aree di rigore. Massimiliano Allegri ha provato a bucare l'attenta difesa del Sassuolo, anche grazie agli innesti della panchina: Marchisio, Coman e Giovinco. Cambi che, però, non hanno prodotto il gol vittoria: quella rete che avrebbe reso dolce il ritorno del tecnico livornese, in quella che è stata la sua casa per diversi mesi. Il pareggio finale premia il coraggio e la grinta con cui il Sassuolo ha affrontato la squadra più forte d'Italia: un risultato giusto che rende giustizia a Di Francesco, troppe volte messo in croce per un torneo cominciato nel peggiore dei modi.

Il pericolo greco – Il pareggio del ”Mapei Stadium” non è certo il miglior biglietto da visita da presentare ai greci dell’Olympiakos, nella sfida di Champions League di mercoledì prossimo. I novanta minuti di Atene, dopo la sconfitta di Madrid, saranno decisivi per il cammino europeo dei campioni d’Italia e, per gli "Allegri's boys", sarà vietato sbagliare. Al “Georgios Karaiskákis”, stadio che sa trasformarsi in un’autentica fortezza rumorosa durante gli incontri di cartello, Massimiliano Allegri avrà la fortuna di ritrovare il “guerriero” Vidal e punterà tutto sull’Apache Carlitos Tevez: fondamentale nelle battaglie europee. Dopo l’ostacolo greco, per i bianconeri ci saranno quattro partite relativamente facili prima della trasferta dell’Olimpico, il prossimo 22 novembre, con la Lazio di Stefano Pioli. In Europa la strada sarà particolarmente impegnativa, in campionato, se la Juventus giocherà come ha fatto questa sera a Reggio Emilia, tutto potrebbe complicarsi…anche di fronte a squadre apparentemente più deboli. Fino ad oggi, nessuno aveva intimorito la vecchia signora del calcio italiano. Il Sassuolo di Di Francesco ha, invece, dimostrato che anche i più forti hanno qualche punto debole. E su questa convinzione, Rudi Garcia potrebbe anche costruirci una fantastica cavalcata scudetto.

 

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