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La Juve perde, ma Buffon si complimenta con tutto il Napoli: questione di sensibilità

A fine partita, il capitano della Juventus è rimasto – unico dei suoi – in campo a stringere la mano e a complimentarsi con tutti gli avversari. Malgrado la sconfitta, malgrado l’amarezza, malgrado tutti fossero già negli spogliatoi. Togliendo il cuore dalla spazzatura.
A cura di Alessio Pediglieri
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La delusione per la sconfitta contro il Napoli è stata forte. L'intero ambiente bianconero ne è uscito ridimensionato e la sensazione è che adesso le vecchie certezze si stiano trasformando in reali perplessità sulla tenuta psicofisica del gruppo di Allegri. Che appare provato da una stagione logorante in cui non ha più la serenità per gestire le diverse situazioni che incombono. Dal finale di Champions League a Madrid allo Stadium contro il Napoli, la Juventus si è persa.

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Il morale è bassissimo, i pensieri tanti, le critiche non mancano ma anche la voglia di riscatto. Da parte di tutti, a partire dall'uomo di riferimento in assoluto, capitan Gianluigi Buffon in cui si identifica sempre più il mondo bianconero. Sia nei momenti difficili che in quelli in cui ricorda a tutto il mondo del calcio che restare a certi livelli per 20 anni non è un caso.

E' vero, scivolare e sbandare capita a tutti, nessuno è perfetto. Nel dopo gara di Madrid ha detto frasi che non si adattano di certo ad un navigato fuoriclasse, esperto e maturo uomo di sport. "E' umano" si è detto, può capitare a tutti. E si è data la responsabilità anche alla società che avrebbe avuto il dovere di tutelarne la figura, obbligandolo a non esporsi in un momento in cui la rabbia e l'amarezza hanno preso il sopravvento.

Ma ciò che è stato non può essere cambiato. Ciò che può cambiare – ed è cambiato – è il presente, perché Buffon si è riscattato da quella sera maledetta del Bernabeu. E l'ha fatto non nel momento del successo, attimo in cui per chiunque è facile riuscire a estrarre il meglio di sè, ma nel momento della sconfitta. Buffon è stato l'unico giocatore della Juventus a complimentarsi a fine gara, con tutti i giocatori del Napoli.

Al fischio finale lo Stadium è diventato una filiale del San Paolo, solo i tifosi partenopei ad esultare, solo i giocatori di Sarri ad applaudire e applaudirsi. E poi, Gigi Buffon che non si è ritirato nel silenzio degli spogliatoi ma ha atteso in campo gli avversari, complimentandosi con loro, per una vittoria che lui – che di successi e di sconfitte se ne intende – sa perfettamente il valore che ha. Buffon ha gettato il cuore oltre al bidone della spazzatura.

Un gesto che lo riconcilia con il mondo del calcio, il suo mondo e che – suo malgrado – è quasi passato inosservato tra le dichiarazioni di fine gara e che lo stesso Buffon ha lasciato che scorresse senza ulteriore ridondanza. Immortalato però dagli smartphone di chi allo Stadium si è accorto di quel gesto. Di sensibilità. Oltre il 90′.

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