La Juve ha in casa l’erede di Marchisio. Ecco Caligara, l’altro 2000 pupillo di Allegri
Se gli occhi dei tanti club italiani oggi sono puntati su Moise Kean, allora vuol dire che la Juventus sta facendo davvero un gran lavoro con i giovani. Proprio come il primo 2000 ad esordire in Serie A, il club bianconero si coccola un altro talento, anch’esso nato nel nuovo millennio: Fabrizio Caligara. Ecco alcune curiosità sul giovanissimo centrocampista che la Juventus ha portato con sé nell’ultima tournée americana.
Il “pupillo” di Massimiliano Allegri
È un 2000 anche lui che ha già fatto parlare di sé. Come ruolo, gioca come centrocampista centrale ed ha grandissime qualità che hanno spinto lo stesso Massimiliano Allegri, tempo fa, a parlare di lui, in conferenza stampa, come uno dei calciatori di grande talento che presto vedremo sbocciare nel nostro calcio. Caligara ha un fisico importantissimo: 1,80 con una potenziale crescita di 4-5 centimetri ancora. È un giocatore che vede anche la porta ed è di sicuro uno dei maggiori prospetti di tutto il settore giovanile della Juventus. Alla Juventus sono convinti di vincere l'ennesima scommessa proprio come successo con Kean.
Un centrocampista completo: mediano, regista e incursore
Fabrizio è un centrocampista centrale che può giocare sia come regista davanti alla difesa che come mezzala. Riesce infatti ad unire la forza fisica ad una notevole intelligenza tattica, molto rara per uno della sua età, doti che lo rendono abilissimo a recuperare e intercettare palloni. Tecnicamente sta migliorando e adesso riesce anche a controllare e gestire il pallone piuttosto bene. Inoltre, essendo dotato di un ottimo tiro e di buoni tempi d’inserimento, è un giocatore che si rende pericoloso anche in zona offensiva.
“Il nuovo Marchisio” che giocava con l’Inter
Il centrocampista di Dormelletto viene già definito come il “piccolo Marchisio”. Ciò che accomuna Caligara al “Principino” infatti, è proprio la fedeltà ai colori bianconeri. Il giovane baby fenomeno della Juventus, nel 2009, ironia della sorte, era tra le fila del settore giovanile dei “rivali” dell’Inter e tre stagioni più tardi passò alla Pro Vercelli. Proprio durante un torneo a cui partecipava anche la Juventus venne notato dagli osservatori del suo attuale club. “È stato un orgoglio – disse al momento dell’acquisto del suo cartellino da parte del club campione d’Italia – essere selezionato dalla squadra che amo. Ce la metterò tutta per arrivare fino in serie A, anche se non sarà facile”. Allegri lo tiene sotto osservazione e nel frattempo lui sta cercando di giocarsi tutte le carte possibili affinché possa sognare anche lui, dopo Kean, magari già l’anno prossimo, di respirare l’aria del mitico “Allianz Stadium” di Torino e sognare un giorno di giocare al fianco di Marchisio.
Un valore economico pronto a esplodere
Il centrocampista bianconero, oltre ad essere una delle speranze della "cantera" juventina, è un elemento con un valore di mercato non troppo alto ma pronto a schizzare da un momento all'altro. Ad oggi 150mila euro (secondo il portale Transfermarkt.it), infatti, sarebbero i soldi necessari per prelevarlo dai piemontesi che, però, ne siamo certi, non accetterebbero una cifra simile consci del fatto che il loro ragazzo è pronto, o quasi, al grande salto in prima squadra. Soldi o no, il patrimonio Caligara va tutelato ed atteso fino alla sua definitiva esplosione. Intanto la Juventus lo scorso gennaio si è tutelata facendogli firmare il primo contratto da professionista in attesa che diventi maggiorenne per poter poi allungare i termini dell’accordo.
Una carriera sotto età: da Dormelletto al Psg
Un’altra peculiarità che finora ha accompagnato il giovane Fabrizio in tutta la sua carriera nelle giovanili è quella di aver giocato sempre sotto età facendo meglio di ragazzi di due-tre anni più grandi (anni di differenza che a quell’età sono tantissimi). Ciò accadeva sia nei suoi club che nelle Nazionali giovanili, basti pensare al fatto che già da due stagioni viene convocato regolarmente nell’Under 17 azzurra. Stessa cosa è avvenuta per la prima squadra bianconera, infatti, solo qualche giorno fa Allegri lo ha schierato in campo per tutto il secondo tempo nella gara della tournée statunitense contro il Psg.